La Mercedes l’ha combinata grossa: interviene la FIA

Mentre l’attenzione di tutti è puntata sulla questione budget cap, in Texas la Mercedes è stata protagonista di un probabile errore.

Compatta la Stella lo aveva annunciato alla vigilia. Ad Austin sulla W13 sarebbero stati effettuati gli ultimi aggiornamenti stagionali, che, a seconda del feedback, avrebbero poi trovato collocazione sulla monoposto del 2023.

Nella fattispecie il primo aggiustamento doveva risolvere la questione peso. Portando in pista un fondo rivisto nel profilo laterale del marciapiede e nella sua costruzione, più leggero, la scuderia tedesca puntava ad avvicinarsi al limite di peso complessivo minimo dell’auto imposto dalla Federazione Internazionale a 798kg.

Mercedes (ANSA)
Mercedes (ANSA)

Il secondo invece, avrebbe dovuto essere un’ala anteriore innovativa per implementare l’aerodinamica, ritoccata nella zona delle paratie laterali tramite l’adozione di un disegno di congiunzione differente con i flap. Ed è proprio questo punto che avrebbe solleticato i dubbi e le perplessità dei delegati federali, tenuti a fare i controlli di conformità alle regole. Entrando più nel dettaglio a non convincere in pieno sarebbero stati i cinque supporti di collegamento, tra il flap centrale e quello finale, in quanto sagomati ed inclinati esternamente.

Questi avrebbero svolto il ruolo di deviatori di flusso in uscita, apportando un evidentemente beneficio.

Mercedes sotto la lente della FIA: svelato il perché

E qui dunque, i commissari tecnici non hanno potuto concedere l’avvallo e l’ultima soluzione prodotta a Brackley non ha potuto essere montata sulle monoposto di Hamilton e Russell.

Il motivo del divieto è duplice. Il primo ci riporta al 2019 quando fu posto il divieto su profili aggiuntivi al di sopra di quello principale. Il secondo riguarda l’irregolarità di qualsiasi escamotage utile ad aumentare le turbolenze all’esterno delle ruote, così da rendere difficoltosa la permanenza in scia alla macchina.

La domanda è se si sia trattato di un vero scivolone. O se sia stata una mera provocazione in piena vicenda budget cap. Quest’ultima versione è comunque meno credibile, poiché da quanto si apprende sarebbero state prodotte ben quattro versioni di quest’ala.

Proprio questa annotazione fa sorgere un altro interrogativo. Com’è possibile che le Frecce d’Argento abbiano replicato l’escamotage se è illegale? Oggi tutte le novità tecniche prima di poter essere prodotte in serie devono ricevere l’ok del responsabile federale Nikolas Tombazis.

E’ evidente che i conti non tornano. Molto più chiaro è invece il tentativo dell’equipe tedesca di tamponare la mancanza di velocità con un effetto disturbo.

Staremo a vedere se la FIA fornirà spiegazioni o se la direzione tecnica del team si farà avanti. Per il momento il tema non pare aver sollevato grande interesse. tutti gli occhi sono puntati sulla Red Bull e sulla questione budget cap, fatta esplodere dal capo della Stella Toto Wolff in corrispondenza del weekend di Singapore.

Dopo aver vinto ininterrottamente dal 2014, primo anno della motorizzazione ibrida, al 2021, a breve la Mercedes dovrà cedere lo scettro costruttori proprio agli energetici. Un passaggio di consegne che agli argentei non va giù, non avendo ancora superato la sconfitta di Abu Dhabi. O meglio tutto ciò che avvenne nei decisivi cinque giri finali nel gran premio.

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