Verstappen, l’ottimismo non manca ad Austin: il campione è tranquillo

Max Verstappen non ha spiccato nelle libere di Austin, ma sa che la sua Red Bull può farlo dormire sonni tranquilli. Ecco le sue parole.

Il Gran Premio degli Stati Uniti rappresenta la prima gara in carriera per Max Verstappen da due volte campione del mondo. L’ottenimento del bis iridato maturato a Suzuka non sembra aver saziato il figlio di Jos, che vuole comunque continuare a spingere e ad ottenere risultati importanti, in attesa che la nuova stagione gli consenta di demolire nuovamente la concorrenza.

Verstappen (ANSA)
Verstappen (ANSA)

Super Max tuttavia, non ha dominato come al solito nel venerdì di Austin, chiudendo al secondo posto la prima sessione di prove libere, sicuramente quella più rappresentativa del primo giorno di lavoro texano. Carlos Sainz e la Ferrari sono stati i più veloci girando in 1’36”857, ed alle spalle dello spagnolo si è piazzato proprio Super Max, che in 1’37”081 si è dovuto accontentare della seconda piazza, con poco più di due decimi di ritardo.

Verstappen ha però spinto soprattutto nella prima parte della sessione, prima che i meccanici della Red Bull intervenissero sulla sua RB18 per un lungo lavoro durato oltre mezz’ora sulla parte anteriore della monoposto. Dal team di Milton Keynes non arrivano notizie troppo positive, dal momento che Sergio Perez andrà in penalità.

Il messicano ha cambiato, per ora, soltanto il motore endotermico, il che significa che verrà retrocesso di 5 posizioni in griglia, ma è probabile che nella giornata odierna venga sostituito anche il resto della power unit. Solo il tempo ci svelerà la natura dell’intervento, mentre sulla macchina di Super Max non ci saranno cambiamenti a meno di problemi dell’ultima ora.

Tornando sulle prestazioni, va segnalato che il secondo turno di libere è stato del tutto interlocutorio. Stavolta non è stato il maltempo come a Suzuka a far rallentare i piloti, ma il test sulle gomme Pirelli 2023 che non ha consentito di spingere per preparare al meglio questo week-end di gara.

La prova era prevista proprio due settimane fa in Giappone, ma il diluvio che si era abbattuto sul tracciato nipponico aveva costretto il costruttore di gomme milanese a rimandare tutto alla serata di ieri. Il miglior tempo, nei minuti precedenti all’inizio del test, lo aveva messo a referto Charles Leclerc in 1’36”810, migliorando di pochissimo quanto fatto da Sainz in mattinata.

Il campione del mondo non ha invece girato con le gomme attuali, preferendo concentrarsi sullo sviluppo di quelle del prossimo anno, chiudendo settimo in 1’39”575, con oltre due secondi e mezzo di ritardo. Per il momento, anche sulla Ferrari del monegasco non si registrano sostituzioni, ma le indiscrezioni parlavano di un nuovo ICE che ancora non si è visto.

Verstappen, grande ottimismo per qualifiche e gara

Max Verstappen ci ha ormai abituati ad andare in pista ed a far registrare subito il miglior tempo, ma nel venerdì di Austin non è stato così. Le Ferrari sembrano in gran forma, con Carlos Sainz e Charles Leclerc vogliosi di tornare al successo dopo un mese e mezzo di digiuno.

La Red Bull ed il figlio di Jos sono i grandi favoriti vista la striscia di vittorie consecutive, ma qui in Texas potremmo assistere ad una bella ed inattesa sfida. Al termine delle sessioni di prove libere del venerdì, Super Max ha raccontato le proprie sensazioni ai microfoni dei giornalisti.

Ecco le parole di Verstappen: “Nelle prime prove libere siamo andati subito molto bene, abbiamo lavorato molto decidendo di concentrarci sul testare alcune cose. La cosa positiva è che abbiamo avuto il passo giusto sin dai primi minuti, ma sapevamo che le seconde libere sarebbero state diverse“.

L’olandese ha poi parlato del test sulle Pirelli del prossimo anno, non nascondendo comunque l’ottimismo sul suo potenziale in vista di questo fine settimana: “Abbiamo provato la gomma C1 che qui neanche useremo, è difficile dare una valutazione perché è troppo dura. Abbiamo delle buone informazioni, la macchina è in una buona finestra e dovremmo andar forte. Penso che il giro secco non sarà un grosso problema, invece il long run sarà un punto interrogativo“.

Solitamente, l’olandese non effettua mai la track walk del giovedì, vale a dire la cosiddetta camminata che si effettua con gli ingegneri per capire i segreti della pista ed i vari avvallamenti. In quel di Austin, invece, il campione del mondo ha rivisto la propria abitudine per una volta: “Perché ho fatto la track walk che di solito non ho fatto? Volevo vedere in che condizioni era la pista dopo essere stata riasfaltata, e poi ogni tanto fa bene fare una camminata“.

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