MotoGP, Marc Marquez ammette tutto: ecco cosa è costretto a fare

Il pilota della Honda, Marc Marquez, ha iniziato con il piede giusto il penultimo appuntamento della stagione. Ecco le sue parole dopo l’intensa giornata di prove libere.

Dopo una annata molto tribolata Marc Marquez ha, finalmente, conquistato il suo primo podio in Australia. Nel 2022 il Cabroncito ha vissuto momenti terribili, tra i guai alla vista e alla spalla destra. Dopo aver chiuso decimo al Mugello ha deciso di volare negli Stati Uniti per provare a sistemare, una volta per tutte, l’omero destro. L’operazione chirurgica, la quarta dopo il botto di Jerez de la Frontera del 2020, è andata a buon fine e a seguito di una attenta riabilitazione, Marc è tornato in sella alla Honda in occasione dei test di Misano.

Marc Marquez (Ansa Foto)
Marc Marquez (Ansa Foto)

Un momento essenziale per indirizzare gli sviluppi della moto del prossimo anno. La Honda, nel 2022, ha fatto un clamoroso step indietro, risultando uno delle peggiori mezzi in griglia e di sicuro non la stessa moto che ha fatto le fortune del Cabroncito in MotoGP. Alla base di questo flop c’è stata la chiara intenzione dei tecnici giapponesi di stravolgere la vecchia rc213v per renderla più guidabile per gli altri centauri della casa nipponica. Un autogol clamoroso, Pol Espargaró ha colto un podio in Qatar, alla prima stagionale, ma poi non è mai più riuscito a lottare per le posizioni nobili della classifica. Gli altri piloti del team satellite LCR non hanno fatto di meglio. Le condizioni fisiche dell’otto volte campione del mondo non avevano più rassicurato i vertici della Honda, ma la scelta tecnica non si è rivelata essere vincente.

La Honda è diventata il fanalino di coda della classifica costruttori, alle spalle anche della Suzuki che al termine del 2022 lascerà la top class. Un tonfo clamoroso da cui potranno uscire solo grazie all’apporto del fenomeno di Cervera. Non vi è altra strada. Dopo l’infortunio di Jerez de la Frontera e i successivi stop forzati, in pista, abbiamo ammirato un Marquez diverso. Lo stesso centauro lo ha dichiarato, senza tanti giri di parole, nell’intervista alla vigilia della tappa asiatica. Negli ultimi anni, quando si è presentato in pista, non ha potuto dare il 100%. Inevitabilmente, tutto ciò, ha avuto una ripercussione enorme sui risultati del squadra Hrc. Finalmente, dopo tante sofferenze e sacrifici, il rider spagnolo sembra essere tornato a sorridere. In Australia ha lottato per la vittoria, sfidando all’ultimo giro Alex Rins e Pecco Bagnaia.

MotoGP, Marc Marquez alla riscossa

A sorprendere, rispetto ai precedenti rientri in pista, è stata la capacità di riadattarsi subito al passo gara dei top. Nelle annate scorse, seppur il Cabroncito avesse vinto dei Gran Premi, non era sembrato a suo agio sulla moto. Questione di feeling e di posizione sul mezzo. Il ritorno alle gare in settembre, nel GP d’Aragona, è stato amarissimo. Il Cabroncito è finito sotto i riflettori per gli incidenti che hanno messo fuori gioco Fabio Quartararo e Takaaki Nakagami. Quest’ultimo ha riportato anche un problema fisico alla mano dopo il crash. Dopo il ritiro in Spagna, Marquez ha ottenuto un quarto e un quinto posto, prima dell’exploit australiano.

La crescita di Marquez ha dato una grossa mano all’italiano. Al di là del crash di Aragon che ha estromesso Quartararo, Marc ha sempre chiuso, dal suo rientro, davanti al campione del mondo della Yamaha. Potrebbe accadere lo stesso in Malesia. Nelle prime prove libere lo spagnolo ha chiuso con il terzo tempo, alle spalle di Binder e Rins. La prima sessione è stata asciutta e caratterizzata dal solito caldo di Sepang. Marc ha provato la nuova aerodinamica della moto e ha testato diversi elementi in vista del 2023. La seconda sessione, invece, è stata ritardata a causa della pioggia che è arrivata puntuale sul tracciato di Sepang.

Marc ha il marcato il quindicesimo tempo. La pista si è asciugata, ma i tempi non si sono abbassati. Nella combinata Marc ha chiuso terzo. Al termine delle FP2 il centauro ha dichiarato: “Sono contento per il risultato raggiunto, essendo in top 3, ma il feeling per il momento non è buono. C’è sempre incertezza qui sul meteo, quindi conta tantissimo essere tra i primi dieci in vista delle qualifiche: per questo abbiamo scelto la gomma morbida nelle FP1 e la strategia ci ha dato ragione, so dove perdo qualcosina quindi proverò a migliorare“.

La pista fisicamente è impegnativa, bisogna spingere tanto, ma questo vale per me come per gli altri. Nelle FP2 ho scelto di non usare le slick per non rischiare, sapevo che nessuno avrebbe fatto i tempi della prima sessione. In queste mie attuali condizioni fisiche, corro rischi solo quando necessario, nelle FP2 non lo era“, ha concluso l’otto volte campione del mondo.

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