F1, Ralf Schumacher è sicuro: Michael sarà battuto, ma non da Hamilton

In molti si chiedono se qualcuno riuscirà mai a superare il primato iridato di Schumacher. Il fratello Ralf sa già chi ce la farà.

Sebbene il colpo di scena potrebbe arrivare dalla FIA stessa, qualora questa dovesse optare per la sanzione più pesante e squalificare la Red Bull e Verstappen dal Mondiale 2021 per aver infranto il budget cap dell’anno scorso fissato a 145 milioni di dollari, il record dei sette sigilli iridati, attualmente nelle mani di Michael Schumacher, a parimerito con Hamilton dovrebbe rimanere inviolato ancora per un po’.

Michael Schumacher (Ansa Foto)
Michael Schumacher (Ansa Foto)

Ad oggi la Mercedes sembra aver chiuso il suo ciclo vincente. Di conseguenza suona improbabile che Lewis possa avere l’opportunità di fare il colpaccio nel 2023. Pur avendo lui stesso dichiarato di voler rimanere ancora a lungo nel Circus, le possibilità di vederlo diventare il più vincente di sempre da qui ai prossimi quattro/cinque campionati stanno via via scemando. Come fu d’altro canto per il Sebastian Vettel post scuderia energetica.

Schumacher punta tutto su Verstappen

Interrogato su chi potrebbe centrare l’obiettivo, tanto agognato e spesso guardato come un miraggio Ralf Schumacher non ha mostrato dubbi. Bocciando Ham, evidentemente considerato in parabola discendete, il fratello del Kaiser ha dato il suo endorsement all’olandese. Fresco di seconda coppa più prestagiosa, che gli ha consentito di raggiungere la quota di Fernando Alonso.

Nella rubrica tenuta per Sky Deutschland, il 47enne si è congratulato con il 25, sottolinaeando la sua capacità di dare vita ad un’annata prolifica come non mai, a dispetto di un avvio difficoltoso e non senza intoppi dovuti alla carenza di affidabilità della RB18.

Ha avuto molta sfortuna e alla fine si è meritato il successo“, le sue parole. “Personalmente sono rimasto colpito da un aspetto. In passato ci sono stati diversi corridori di valore in grado di dominare assieme ai loro compagni. Ma il suo rapporto con Sergio Perez ha fatto la differenza in maniera positiva“.

A quota 32 vittorie di gara, dunque a distanza siderale dalle 103 dell’asso di Kerpen e dalle 91 del campionissimo tedesco, il figlio d’arte dà l’idea di avere tutte le carte per poterli raggiungere e magari superare.

Apparentemente privo di interessi extra pista, il driver di Hasselt ha di recente stupito tutti con un’affermazione che ha squadernato diversi scenari. A quanto pare la sua intenzione non sarebbe quella di rimanere per molto tempo nella classe regina dell’automobilismo, né tantomeno rivaleggiare con Raikkonen e il Samurai per numero di GP completati.

Nella fattispecie, qualora gli impegni fuori casa dovessero aumentare a dismisura come voluto da Liberty Media e il patron Stefano Domenicali, la sua permanenza sarebbe tutt’altro che scontata. Eppure, per l’ex Toyota, potrebbe essere proprio lui ad entrare nella leggenda.

Non so se ne sia davvero interessato. La strada per arrivarci è ancora lunga. Comunque sia, in termini di abilità di guida, certamente può farcela. Non vi sono dubbi“, ha commentato. “Tuttavia sappiamo bene che in F1 i risultati dipendono da fattori che non sempre chi è al volante può influenzare“, ha chiosato rimandando tutto alla squadra e alla sua capacità di fornire al #1 una macchina valida.

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