F1, che polemica della rivale della Red Bull: immischiato anche Hamilton

Max Verstappen e la Red Bull si godono il bis mondiale in F1, ma non tutto è oro ciò che luccica. Ecco cosa sta succedendo.

Per la Red Bull e Max Verstappen sembra essere iniziata un’epoca d’oro, ed al team di Milton Keynes va dato atto di aver compiuto un lavoro eccelso, nonostante le tante polemiche sulla questione Budget Cap. Gli anglo-austriaci hanno portato a casa il mondiale piloti dello scorso anno, e nonostante questo sono riusciti a dominare la scena anche nel primo anno delle nuove F1 ad effetto suolo, rimontando sulla Ferrari.

F1 Red Bull RB18 (LaPresse)
F1 Red Bull RB18 (LaPresse)

Il Cavallino aveva puntato tutto sulle nuove regole targate 2022, e l’inizio di stagione sembrava promettere un risultato ben diverso da quello che è poi maturato. Dopo il trionfo in Australia di Charles Leclerc, il vantaggio sull’olandese nel mondiale piloti era di ben 46 punti, mentre la Rossa ne vantava ben 49 di margine sulla Red Bull.

A partire da Imola è iniziato l’incubo del Cavallino, che ha poi vinto soltanto a Silverstone con Carlos Sainz ed a Spielberg con Leclerc, lasciando il resto dei successi ai rivali, che hanno cannibalizzato la stagione. Una delusione enorme per il Cavallino, mentre la Red Bull si gode la ribalta, ed ora sarà davvero complicato recuperare il gap tecnico creato dalla RB18 nella seconda parte di stagione.

Nella F1 odierna, dove non sono previsti test in pista, risulta molto difficile ridurre il distacco in breve tempo, e su questo il discorso Budget Cap ha sicuramente avuto un peso. La giustificazione della squadra di Christian Horner, la quale ha parlato di spese extra legate al catering ed ai giorni di malattia dei dipendenti fa acqua da tutte le parti, ma non sembra essere un problema per la FIA, che con ogni probabilità comminerà soltanto una multa ai campioni del mondo.

D’altra parte, va comunque sottolineato un aspetto: nessuno più di Verstappen meritava il mondiale 2021, dal momento che l’olandese ha comunque gareggiato con una Red Bull che era leggermente inferiore alla Mercedes di Lewis Hamilton, ritirandosi per ben tre volte per colpe non sue, contro l’unico stop del sette volte iridato maturato a Monza.

Un discorso simile è valido anche per il 2022: la Ferrari ha sbagliato tutto ciò che poteva, commettendo gravi errori sul fronte delle strategie, con le power unit che hanno tolto a Leclerc diverse vittorie a causa dei cedimenti improvvisi, ed anche i piloti hanno sbagliato diverse volte, al contrario di Super Max che è stato perfetto, rispondendo sempre presente all’appello.

F1, la Rich Energy fa una frecciata alla Red Bull

Vi ricordate della Rich Energy? Questo marchio, produttore di bibite energetiche, esordì come sponsor in F1 nel 2019, in collaborazione con la Haas, che per quell’anno cambiò la livrea della propria monoposto in nero ed oro, ricordando a tutti la Lotus dei tempi migliori, anche se le vicende furono molto complesse.

Infatti, la Rich Energy venne meno agli accordi con il team statunitense, non pagando praticamente mai ciò che aveva promesso, ed il tutto si risolse con una rottura che maturò prima della fine della stagione. La società britannica che produce bibite energetiche è ora tornata alla ribalta, scagliandosi contro la concorrente Red Bull per la questione Budget Cap.

Con un post apparso sul proprio profilo Twitter, la Rich Energy ha scritto: “Una facile decisione per la FIA adesso. Sarà fondamentale ed imperativo mantenere l’integrità della F1. Congratulazione a Lewis Hamilton ed alla Mercedes per la vittoria meritata dei titoli mondiali del 2021“.

Un colpo bassissimo quello del produttore d’oltremanica, che ha già scatenato diverse polemiche. Da questo punto di vista, leggendo sui social, una gran parte degli appassionati ha però preso le difese della Red Bull, dal momento che la Rich Energy fece la più classica delle figuracce del 2019, non rispettando minimamente gli accordi con la Haas sul fronte della sponsorizzazione.

Sarà molto interessante capire se dal team di Milton Keynes ci saranno reazioni in merito, anche se la sostanza non cambia. Gli anglo-austriaci hanno infatti messo le mani anche sui titoli del 2022, ed è pura utopia pensare che la Federazione Internazionale metta le mani sulle classifiche per ribaltare il risultato sportivo, anche se in molti si augurano che ciò avvenga dopo l’infrazione sul tetto di spesa.

Quanto accaduto è sicuramente molto grave, visto che stiamo parlando di una sorta di doping finanziario, ma il Budget Cap si era affacciato alla scena del Circus come una sorta di disastro annunciato. Come era immaginabile, è impossibile controllare con esattezza le spese dei team, ed i più bravi hanno trovato il modo di bypassare il tutto e di cavarsela con al massimo una multa.

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