ZTL, arriva la stangata per le vecchie vetture: alcune non potranno girare

Sul fronte delle ZTL sta arrivando una vera e propria stretta per i veicoli più vecchi. Ecco quelle che sono state le ultime decisioni.

La ZTL è sempre stata un argomento molto delicato, che piace a molti ma non a tutti. L’obiettivo è quello di proteggere i centri abitati e di consentire a cittadini e turisti di passeggiare in tranquillità nelle zone più belle delle nostre città o paesi, ma c’è chi spesso se ne è lamentato nel corso degli anni, a causa di alcuni problemi organizzativi che essa creava.

ZTL (ANSA)
ZTL (ANSA)

Ad esempio, a volte sono i commercianti che fanno ostruzione su certi punti della ZTL, dal momento che la presenza di essa unita ai parcheggi “blu”, ovvero a pagamento, non favorivano i loro commerci ed i loro affari, dal momento che i clienti hanno spesso difficoltà a raggiungere i negozi.

Nella giornata di oggi, tuttavia, affronteremo un altro argomento legato alla zona a traffico limitato, che riguarda l’accesso delle auto. Infatti, in tutte le città c’è chi è autorizzato ad accedervi, magari perché abita nel centro storico o per altre motivazioni, proprio come quella di essere in possesso di un’attività commerciale o di un qualsiasi posto di lavoro.

Nel mondo di oggi, dove si fa di tutto e di più per complicare le cose, si sta arrivando addirittura ad impedire l’accesso anche a chi ha il permesso di passare, tutto nel nome della transizione ecologica che tanto piace all’Europa ed ai nostri politici, almeno a buona parte di loro. Sentite di cosa si tratta, perché ne resterete davvero colpiti, e la questione può riguardare molte delle vostre auto.

ZTL, cambiano i parametri e tante auto saranno escluse

Nell’autunno del 2022, ovvero quello che è iniziato da poche settimane, sono cambiati i parametri di ammissione alle ZTL di molte città. A Milano, tanto per citare una città che ha deciso di muoversi su questo fronte, alcuni non potranno entrare con la propria vettura all’interno dell’Area B, dove c’è zona a traffico limitato dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, anche se da tutto ciò sono esclusi i festivi.

Negli orari che vi abbiamo appena indicati, ci saranno brutte notizie per alcuni automobilisti, in particolare per chi guida la categoria di vetture che vi stiamo per indicare. Infatti, le auto fino ad Euro 2 a benzina ed fino a Euro 5 a gasolio, una cerchia davvero molto larga che causerà problemi a circa un milione di persone, ma è qui che viene il bello.

Si sta già cercando di agire concedendo varie proroghe, come l’introduzione di sistemi che abbassino l’impatto ambientale su quei motori che vi abbiamo appena elencato, ma c’è da dire che Milano non è la sola città ad essersi mossa su questo fronte, visto che anche a Napoli gli automobilisti avranno tanti grattacapi da affrontare.

In questo caso, il provvedimento è valido dal mese di ottobre a quello marzo e funzionante dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Nel capoluogo campano, non potranno circolare regolarmente le vetture che sono alimentate con un Euro 0 o 1 a benzina e Diesel sino ad Euro 4. Stesso discorso anche per Firenze, dove le stesse categorie di vetture saranno escluse dalla circolazione negli stessi orari di Napoli, ma per diverse zone della città.

Limitazioni sulla ZTL anche a Roma, in particolare sui benzina fino ad Euro 2 e diesel fino ad Euro 3, ma anche Torino, Genova e Bologna daranno il loro bel da fare ai cittadini, che dovranno iniziare ad organizzare sin da subito per cercare di trovare una soluzione e non ritrovarsi a piedi.

Il mondo sta cambiando, ed in Europa, in particolar modo, sta partendo una stretta importante verso i veicoli più inquinanti, nell’attesa che avvenga il completo passaggio all’elettrico, atteso per il 2035. Entro quella data, stando alle disposizioni ufficiali, non si potranno più produrre veicoli endotermici, passando solo e soltanto all’elettrico, ma in Italia sarà curioso vedere il nuovo corso su cui punterà il governo di centro-destra, fortemente contrario a questo cambiamento di tecnologia.

Effettivamente, la sensazione è che si stia leggermente esagerando su troppi fronti. Prima di tutto, un cittadino non può permettersi un’auto elettrica al giorno d’oggi, visto che è introvabile a meno di 20-25 mila euro, ma anche ricomprare una vettura “normale” ma più moderna e meno inquinante è divenuto proibitivo con le spese che abbiamo oggi.

I governi e l’Europa, prima di rendere note direttive di questo tipo, dovrebbero pensare a questo, ma l’importante è la transizione ecologica, come se i problemi dell’inquinamento mondiale venissero solo dall’automotive. I prossimi anni saranno davvero scoppiettanti, nella speranza che qualcosa cambi in fretta.

 

 

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