Mercedes, arriva la rivelazione: questo è l’errore commesso

A sorpresa dopo aver dominato nell’era ibrida, la Mercedes ha fallito di confermarsi nel 2022. Il motivo sarebbe legato ad un singolo sbaglio.

Quando nel 2014 in F1 fece il suo debutto la motorizzazione ibrida la Mercedes si mostrò subito più competitiva della concorrenza. In quel momento si disse che era colpa o merito della sua vasta esperienza nel campo, nonché del lungo tempo avuto a disposizione per prepararsi meglio degli altri.

Effettivamente la Stella era già rodata per quel tipo di propulsore. Prova ne è stata che almeno fino al 2020 nessuno si è dimostrato in grado in avvicinarsi al suo livello. Come ogni era della F1, anche quella tedesca era comunque destinata a finire.

George Russell, Mercedes (Ansa Foto)
George Russell, Mercedes (Ansa Foto)

Il primo strappo è avvenuto lo scorso anno, quando la Red Bull ha trovato la chiave giusta per metterla in difficoltà, spezzando quello che era stato un soliloquio tra Hamilton e Rosberg prima e tra Lewis e Bottas poi. Max Verstappen è diventato il primo campione non targato Frecce d’Argento.

Uno shock che la squadra con base tra Brackley e Brixworth non ha ancora superato. Una sconfitta per lei, che definire amara è un eufemismo. Anche perché il 2022 non le è stato amico. Anzi sin dai test invernali è parso chiaro che la W13 ad effetto suolo era un progetto sbagliato. 

La Mercedes rivela cosa non ha funzionato

Ne consegue che Abu Dhabi il 20 novembre prossimo non soltanto vedrà, nuovamente, un altro pilota andare in vacanza con la coppa più prestigiosa. Ma, per la prima volta dall’addio alle unità termiche non porterà a casa neppure il trofeo marche.

Ma come è potuto essere che un colosso del genere, con tutto il vantaggio che aveva, non sia stato in grado di interpretare a dovere la nuove regole dettate dalla FIA per incrementare lo spettacolo?

Ha cercato di replicare all’interrogativo il direttore tecnico Mike Elliot per il podcast del Circus Beyond The Grid.

Guardando a come abbiamo sviluppato l’auto, riesco ad individuare il momento esatto in cui abbiamo sbagliato“, le sue parole. “Dopo aver individuato la causa, abbiamo corretto e gradualmente le prestazioni sono migliorate. Tuttavia non può essere risolto in toto il problema. Ci lavoreremo su durante l’inverno”.

Furbescamente l’ingegnere si è tenuto ben lontano dal rivelare di cosa si tratti. Da quanto si può intendere però riguarda perlopiù il fondo vettura.

In Bahrain la monoposto germanica ha sfoggiato delle pace ridotte a zero. Un azzardo aerodinamico che non ha premiato. “E’ stata solo una soluzione un po’ diversa dalla altre. Ci aiuta con la velocità, ma non è uno stravolgimento dei concept avversari“, ha argomentato.

Inizialmente guardato con scetticismo dagli altri concorrenti, che ne avevano messo in dubbio la regolarità, il disegno partorito da James Allison e soci, ha ottenuto il via libera dalla Federazione. “I tecnici dell’aerodinamica hanno avuto l’idea. Si sono confrontati con il reparto progettazione e  da lì hanno cercato di capire se potesse essere effettivamente messa in opera nel rispetto della normativa“, ha infine condiviso il processo che ha portato il team ad adottare una forma tanto fuori dal comune.

Impostazioni privacy