Hamilton, nuovo attacco alla FIA: volano parole velenose

Il 2022 doveva essere l’anno della rivoluzione sotto ogni punto di vista, ma secondo Hamilton la FIA ha fallito per una ragione ben precisa.

I più critici sosterranno che certe dichiarazioni sono figlie della consapevolezza di aver fatto una stagione al di sotto delle attese. In cui oltre al titolo piloti, alla Mercedes sfuggirà pure quello costruttori, nelle sue mani senza soluzione di continuità dal 2014. Fatto sta che, all’indomani del GP di Singapore Lewis Hamilton ha espresso il suo disappunto per lo stato attuale della F1.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Sconfortato per l’errore commesso durante la gara che gli ha impedito di andare oltre la nona piazza, il sette volta iridato se l’è presa con la FIA, rea di aver sbagliato tutto nei suoi piani.

Per l’inglese l’introduzione delle vetture ad effetto suolo è stata fallimentare. E se sulla carta avrebbe dovuto livellare le forze in campo, non lo ha fatto. O comunque non abbastanza. Questo pensiero nasce dalla semplice analisi della classifica generale che dice sostanzialmente che solo due team hanno calcato il gradino più alto del podio quest’anno: Red Bull e Ferrari. Non fosse abbastanza, tra il leader Verstappen e il primo inseguitore Leclerc c’è un gap di 104 punti. Un margine ancora più ampio se si osserva la graduatoria marche dove gli energetici sono avanti di 137 lunghezze.

In sintesi, non solo il ritocco al regolamento non ha aumentato il numero di contendenti alla coppa, ma ha ulteriormente allargato la forbice. Tanto che, giusto per fare un esempio, già a Suzuka, il prossimo weekend, Max potrebbe laurearsi campione, con quattro round ancora da disputarsi. Questo non è l’unico dato allarmante per i campionati a venire. Solanto a Imola lo scorso aprile, la top 3 ha visto inserirsi una scuderia diversa dalle solite big. Ovvero la McLaren con Lando Norris.

Un deciso passo indietro rispetto al 2021, quando ben 4 realtà differenti erano riuscite a calcare il gradino più alto.

Hamilton punta il dito contro la Federazione

Per Ham quindi il target che l’organo governativo si era posto di avere più show e incertezza nel risultato delle corse non è stato centrato.

Ciò non significa che si debba desistere. Mi auguro che nuove modifiche possano avvicinare i team e regalare gran premi di qualità maggiore, con più duelli e sorpassi“, ha rilanciato a Sky Sports UK, rendendo comunque merito agli avversari con base a Milton Keynes per il lavoro fatto.

Mi dispiace per i tifosi“, ha poi aggiunto ricordando come lo scorso Mondiale sia stato avvincente dall’inizio alla fine per i protagonisti e per i sostenitori, con la coppa più prestigiosa consegnata all’ultimo giro dell’appuntamento conclusivo.

Non è mai bello quando i giochi sono fatti con largo anticipo. Anche se io stesso ho avuto l’opportunità di trionfare in circuiti tipo il Messico. Per chi lo vive è grandioso. Però per lo sport non è così“, ha considerato mettendosi nei panni dei fan, affamati di azione. “Per questo sono grato di aver vissuto dei campionati come quello del 2008, decisosi negli ultimi 17 secondi. O come quello dell’annata passata. Ecco perché spero che si riesca a fare qualche passo avanti nel futuro“, ha concluso la sua riflessione.

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