Marko lancia una bomba sul futuro: c’è di mezzo la Ferrari

In una fase di grande fermento del mercato, il talent scout Red Bull Marko si lascia andare ad una confessione che coinvolge il Cavallino.

Non abbiamo una sfera di cristallo e non possiamo sapere come andrà a finire, ma la vicenda Red Bull potrebbe regalarci grandi sorprese. Mentre qualcuno mette in dubbio il domani della scuderia principale e della sorellina Alpha Tauri a causa dei problemi di salute del patron Dietrich Mateschitz, il team principal Christian Horner mette tutto a tacere.

Helmut Marko (Ansa Foto)
Helmut Marko (Ansa Foto)

Proprio nel post gara dell’appuntamento di Singapore, il manager britannico ha replicato a chi gli domandava lumi preoccupato per l’avvenire delle due squadra. Schieratosi dietro ad un “no comment” per quanto concerne le condizioni del proprietario, trattandosi di persona molto riservata. Ha comunque assicurato che tutto resterà com’è, in quanto a Milton Keynes si respira aria di grande motivazione ed entusiasmo.

Come noto, però, attualmente le due realtà stanno girando con power unit prodotte dalla Honda, ma preparate ed adattate da loro nella nuova struttura creata ad hoc nel quartier generale del Buckinghamshire. Una situazione momentanea che non potrà andare avanti a lungo. Un pezza messa per far fronte al ritiro improvviso del fornitore nipponico. A cui però, prima o poi, andrà trovata un’alternativa più solida in vista della rivoluzione delle PU prevista per il 2026.

Nelle ultime settimane ha tenuto banco la trattativa con Porsche, apparentemente, fallita per via del diktat imposto dai tedeschi di subentrare al 50% nel gruppo, con conseguente inserimento nelle discussioni tecniche e riguardanti la formazione.

Di conseguenza, a sorpresa, l’equipe energetica si è trovata scoperta. E per questo ha dovuto immediatamente mettersi alla caccia di qualcuno a cui appoggiarsi. E’ vero che mancano quattro anni. Tuttavia quando si tratta di dare vita ad un progetto di F1, il tempo a disposizione sembra sempre poco.

Marko svela il contatto con la Rossa

Sul tema il consulente Helmut Marko ha confidato che presto si recherà in Giappone per tastare il terreno. E verificare se a Sakura ci sia l’intenzione di rientrare nel Circus in veste ufficiale. Intanto tornando indietro ai giorni in cui il team ha appreso che da lì a poco si sarebbero trovati senza un propulsore, l’austriaco ha rivelato di aver parlato anche con Ferrari.

Non avevamo molta scelta. Ma se ci fossimo uniti a Maranello, oggi disporremo di un’unità nettamente più debole di quella ufficiale“, ha affermato a formula1news.co.uk, soddisfatto della decisione di trasformarsi in indipendenti, soffiando alla concorrenza, Mercedes in testa, diversi addetti di primo piano.

Abbiamo fatto tutto in tempi da record e acquisito 300 persone. Manca ancora un po’ di competenza dal punto di vista elettronico. Ma stiamo già facendo dei colloqui per individuare le figure giuste per diventare i migliori anche in quell’area“, ha aggiunto rivelando che ciò nonostante ci sia l’interesse a legarsi con un’altra azienda per sgravare un po’ di peso dalle spalle di Red Bull.

Dopo aver confermato che il produttore giapponese potrebbe tornare in occasione del cambio regolamentare, il 79enne ha tenuto a precisare che tutto dovrà essere fatto in modo da non mettere in pericolo la scuderia. Che si è capito, non vuole perdere l’autonomia conquistata.

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