Perez sguazza nel caos FIA: ecco perché non ha vinto a tavolino Leclerc

Sergio Perez ha conquistato il secondo successo stagionale, dopo il giallo della Safety Car. Doccia fredda per i tifosi di Charles Leclerc.

Nonostante il secondo posto finale, i fan della Ferrari avevano sperato in un clamoroso ribaltone nel dopo gara. Sergio Perez ha vinto con grande autorità il Gran Premio di Singapore, dominando dal primo all’ultimo giro. Il messicano è stato molto bravo a scavalcare alla partenza il ferrarista, infilandolo grazie ad una trazione migliore. Successivamente ha dettato un passo indiavolato. Solo il #16 è riuscito a tenere testa alla RB18, mettendosi nei suoi scarichi per gran parte del Gran Premio. L’incidente di Tsunoda ha aperto nuovi scenari, con l’uscita della Safety Car. Perez si è molto lamentato dell’atteggiamento di Bernd Mayländer, al volante della vettura di sicurezza. Il pilota ha cercato di compattare il gruppo, rallentando le prime vetture.

Perez Leclerc (Ansa Foto)
Perez Leclerc (Ansa Foto)

A scatenare il panico è stata una azione del messicano, alle spalle della vettura di sicurezza. È stata notata, infatti, dai commissari l’infrazione del Checo per non aver rispettato le dieci posizioni di distanza dalla vettura di sicurezza. La circostanza, in passato, aveva portato a punizioni più severe dei 5 secondi di penalità a cui è andato incontro il messicano. I giudici di gara, però, hanno sottolineato che il circuito era bagnato solo in alcune parti, rendendo complicata la situazione per il messicano. “Abbiamo preso in considerazione le condizioni rese difficili dalla pioggia e le difficoltà evidenziate da Perez come circostanze attenuanti e, di conseguenza, è stato deciso di punire il pilota con una reprimenda – hanno spiegato in FIA – nel colloquio avvenuto dopo la gara ha dichiarato che le condizioni della pista erano molto scivolose, e questo comportava delle difficoltà, in alcuni punti della pista, nel restare a distanza regolamentare dalla Safety Car”.

L’episodio, però, si è ripetuto anche nel giro 36, in circostanza analoghe, sempre sul dritto tra la curva 13 e 14. A quel punto Perez è stato considerato recidivo. “Il Direttore di Gara ha inviato un primo avvertimento alla squadra in merito all’infrazione commessa da Perez – ha spiegato la relazione FIA – e il team ha inoltrato l’avvertimento al pilota (l’episodio menzionato è quello precedentemente punito con una reprimenda). Avendo Perez violato una seconda volta l’articolo 55.10 nonostante il precedente avvertimento, è stato deciso di imporre al pilota una penalità di 5 secondi. A quel punto Perez avrebbe potuto perdere la prima posizione se Leclerc fosse stato entro quel margine. Questo è il motivo che ha spinto l’ingegnere di pista del monegasco a chiedere di ricucire il gap nel momento in cui il #16 si è distaccato dal leader nelle ultime tornate.

Ferrari, altra vittoria sfumata per Leclerc

In circostanza particolari ha ancora una volta vinto una Red Bull Racing. Quando non c’è Max Verstappen, il suo compagno di squadra ha retto alla grandissima. Proprio come a Monaco, Leclerc non è riuscito a sfruttare la pole position. Stavolta, però, a far riflettere è il fatto che la Rossa non ha perso la corsa a causa di un errore strategico, ma per un passo inferiore rispetto al rivale. Perez, oggettivamente, ha meritato la vittoria, al di là delle polemiche scaturite dalla lentezza dei commissari. I giudici avrebbero potuto decidere prima e avevano tutti gli elementi per farlo, nell’ultima mezz’ora di gara e, forse, il risultato sarebbe stato diverso. Infatti Leclerc ha consumato le sue mescole nel tentativo di sopravanzare il messicano, quando avrebbe potuto semplicemente attendere e gestire meglio le mescole. Ecco le dichiarazioni di Leclerc. 

Il Direttore di Gara ed il Collegio dei Commissari hanno preferito convocare ed ascoltare il pilota in questione prima di esprimersi sulla vicenda. Perez è sembrato subito molto rilassato, come vi avevamo anticipato e ha potuto conservare la sua vittoria. La decisione finale ha così riportato il messicano vicinissimo a Leclerc in classifica. Max Verstappen ha 104 punti di vantaggio, essendo salito a 237, mentre Checo è al terzo posto a quota 235. Al quarto posto c’è sempre George Russell (203 punti), avanti di una sola lunghezza sullo spagnolo. In classifica costruttori la Red Bull Racing è sempre più vicina al quinto trionfo nei costruttori della loro storia, avendo un vantaggio di 137 punti sulla Rossa.

La Red Bull Racing ci è aggiudicata ben 13 vittorie in 17 gare. Un bottino strepitoso, frutto di un dominio incontrastato. Al di là delle polemiche nate a Singapore, la Ferrari deve riflettere a lungo in ottica 2023. Il team italiano è sembrato impotente nelle ultime gare. La squadra austriaca potrebbe aprire un ciclo di vittorie, a prescindere dalle decisioni sul budget cap. Hanno tutto per continuare a vincere negli anni avvenire, compreso un potere politico non indifferente.

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