Moto3 Aragon, gara: Guevara ipoteca il titolo, fine dei giochi per Foggia

Il Gran Premio di Aragon della Moto3 ha visto trionfare Izan Guevara, mentre Dennis Foggia chiude in fondo. Male anche Sergio Garcia.

Un dominio totale quello di Izan Guevara nel Gran Premio di Aragon della Moto3. Lo spagnolo del GasGas Aspar è partito dalla pole position, per poi gestire sempre il proprio passo tenendo dietro Ayumu Sasaki e Daniel Holgado. Il leader del mondiale ha fatto il vuoto negli ultimi giri, precedendo con margine questa coppia sul traguardo.

Moto3 Izan Guevara (ANSA)
Moto3 Izan Guevara (ANSA)

Un disastro la prova di Dennis Foggia, che dal sesto posto delle qualifiche ha concluso al quattordicesimo posto. Dopo la vittoria di Misano, l’alfiere del Leopard Racing era tornato a sperare nel sogno mondiale della Moto3, ma oggi, nei pressi di Alcaniz, è finito tutto a causa di una prestazione a dir poco deficitaria sul passo gara.

Malissimo anche Sergio Garcia, ovvero colui che ha comandato il campionato per la maggior parte della stagione, e che con il tredicesimo posto di oggi perde tantissimi punti in campionato. Tornando alla classifica dei primi, Deniz Oncu chiude quarto dopo una bella rimonta, seguito da Adrian Fernandez, Ivan Ortola e David Munoz. Jaume Masia è ottavo, davanti a Carlos Tatay e John McPhee che ha chiuso la top ten.

Moto3, male Garcia e Foggia

La Moto3 torna in azione ad Aragon, entrando nella fase decisiva di questo campionato. La pole position è stata conquistata da Izan Guevara, che per 95 millesimi ha beffato un grande Ayumu Sasaki. Terzo tempo per Daniel Holgado, mentre Tatsuki Suzuki è quarto. Sesto Dennis Foggia, che dopo il trionfo di Misano si è riportato in lotta con i due del GasGas Aspar.

Sergio Garcia viene da un momento difficile e scatterà dalla dodicesima posizione, nella speranza di riscattare la squalifica nell’appuntamento romagnolo. Il poleman ha un vantaggio di 10 punti sul compagno di squadra, mentre Foggia accusa un gap di 34 lunghezze, che di certo non sono poche ma che permettono ancora di sperare.

Alla partenza parte fortissimo Holgado, che però poi perde sullo spunto venendo anche scavalcato da un paio di avversari. Subito una doppia caduta alla prima curva nelle posizioni di rincalzo, con Joshua Whatley che è costretto al ko assieme a Nicola Fabio Carraro.

Davanti a tutti c’è Guevara, che ha tutte le intenzioni di mettere una bella ipoteca su questa stagione della Moto3, mentre anche Lorenzo Fellon dice addio alla sua gara. Non benissimo Foggia che perde una posizione e scivola settimo, mentre Garcia guadagna il decimo posto. Fuori anche Ryusei Yamanaka in un primo giro a dir poco caotico, che vede già quattro rider fuori dai giochi.

Garcia conduce davanti a Sasaki ed Holgado. Dennis si ritrova imbottigliato e perde altre due posizioni, scivolando addirittura undicesimo mentre Garcia sale ottavo. Il tris di testa inizia a far registrare delle prestazioni eccezionali, con Sasaki che piazza il nuovo record della pista per questa classe.

Suzuki che è quarto non riesce a tenere questo passo, con Foggia che continua a precipitare sino alla dodicesima posizione, iniziando a dire addio ai suoi sogni di gloria. Anche Garcia, almeno nelle prime fasi, resta imbottigliato nel gruppetto degli inseguitori, senza riuscire ad impedire la fuga dei primi tre.

Per Guevara, ovviamente, va benissimo così, considerando che Sasaki ed Holgado non sono in lotta per il titolo, ma in un certo senso era preventivabile che loro tre andassero in fuga. Sin dalle libere, hanno dimostrato un ritmo completamente diverso sui saliscendi di Aragon, con John McPhee che sale quarto ma con ben due secondi di ritardo dai primi.

Disastro per Foggia che è tredicesimo, venendo scavalcato praticamente da tutti. Non era davvero ciò che ci voleva dopo il successo di Misano, che aveva illuso di poterlo rivedere in lotta con i primi per il titolo mondiale. L’unico degli inseguitori ad avere un buon passo è Deniz Oncu, che piazza il miglior tempo in gara, ma che si trova in sesta posizione.

Per Foggia arriva anche un warning per track limits, in una domenica davvero nera che lo vede scendere sino alla quindicesima piazza. Evidentemente ci sono grossi problemi per l’alfiere del Leopard Racing, che nel corso delle libere non aveva palesato dei guai così evidenti sul fronte del passo gara.

I primi tre fanno gara a parte, con Oncu che riesce a salire sino alla quarta posizione, ma con oltre quattro secondi di ritardo da Holgado. Guevara continua a comandare, con Sasaki ed Holgado che però non lo perdono di vista, mentre Garcia conferma le difficoltà di questo week-end restando alle spalle di Ivan Ortola e Suzuki.

L’ex leader del mondiale si prende un rischio per attaccare Ortola, ma finisce largo precipitando al decimo posto, dopo un attacco molto rischioso che fa ben capire le sue problematiche e la consapevolezza che un mondiale che aveva in mano sino a poche gare fa sta prendendo la strada del suo compagno di squadra.

David Munoz si conferma molto aggressivo e rifila una dura carenata ad Adrian Fernandez, con quest’ultimo che finisce largo e perde posizioni. L’episodio viene messo sotto investigazione dalla direzione gara, mentre i primi tre portano il loro margine ad otto secondi sul quarto, vale a dire Oncu, che non ha minimamente il passo per pensare di potersi riavvicinarsi.

Foggia continua a viaggiare in quindicesima posizione, ben lontano anche da Carlos Tatay, arrendendosi al fatto che ad Aragon non c’è proprio il ritmo per pensare di rientrare almeno in top ten. Oncu e Sasaki prendono il volo e staccano Holgado, che sembra non averne più negli ultimi giri per puntare alla vittoria. Tuttavia, quest’ultimo può essere molto soddisfatto del proprio week-end che si conclude con un terzo posto.

Arriva un long lap penalty per Diego Moreira, che ha oltrepassati i limiti della pista in ben cinque occasioni, mentre anche Munoz se ne prende uno per il contatto con Fernandez. Nel finale, il battistrada scava il solco decisivo anche su Sasaki, dimostrando quanto ne avesse di più. Malissimo Garcia che precipita tredicesimo, subito davanti a Foggia. Per i due, adesso, il mondiale diventa davvero un sogno quasi irraggiungibile. Prossimo appuntamento a Motegi domenica prossima.

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