Marko ora appoggia Binotto: in F1 sono tutti inferociti

Il consigliere della Red Bull Racing, Helmut Marko, nonostante la vittoria del GP non è soddisfatto della direzione gara. Binotto ha alzato la voce.

Il trionfo del campione del mondo Max Verstappen non ha placato gli animi del suo team. Ancora una volta è andata di lusso alla squadra austriaca, in situazioni diametralmente opposte ma con errori altrettanto evidenti. Ad Abu Dhabi a farla grossa fu Michael Masi che commise un errore macroscopico nel tentativo estremo di non terminare la corsa dietro la Safety Car. In quel caso il direttore di gara australiano fece sdoppiare solo le auto che separavano Hamilton da Verstappen.

Mattia Binotto Helmut Marko (Ansa Foto)
Mattia Binotto Helmut Marko (Ansa Foto)

Di sicuro l’anglocaraibico aveva il mondiale in pugno, ma l’improvviso crash contro le barriere arabe di Nicholas Latifi cambiò la storia di un mondiale incerto per tutto l’arco della stagione. Max entrò ai box per montare un treno di gomme soft nuove, mentre il #44 rimase sulle mescole usurate e non potette difendersi dagli attacchi all’ultimo giro di Verstappen. In quel caso si urlò allo scandalo e, dopo minacce di morte e continui scontri, Michael Masi fu rimosso dal ruolo di direttore di gara. Niels Wittich fu nominato come nuovo Direttore di Gara di F1, in alternanza con Eduardo Freitas. Quest’ultimo ha lavorato negli sport motoristici come meccanico, commissario di pista, segretario di pista, direttore di gara e direttore di gara per le monoposto, le auto da turismo e le gare di durata, in particolare come Direttore di Gara per la FIA WEC e la 24 Ore di Le Mans Series, ELMS – European Le Mans Series e Asian Le Mans Series da 20 anni.

Wittich, invece, si è fatto le ossa come Direttore di Gara della serie DTM e dal campionato di Formula E. La F1 non si è affidata a due direttori alle prime armi. La F1 è la categoria regina del Motorsport e, naturalmente, la pressione è molto più elevata. A Monza, a seguito dell’avaria tecnica della McLaren di Ricciardo, la direzione ha temporeggiato troppo per poi far uscire la Safety Car davanti alla vettura sbagliata. L’auto di sicurezza avrebbe dovuto posizionarsi davanti al leader della corsa, ovvero Max Verstappen. La SC è uscita dalla pit lane nel momento sbagliato, parandosi davanti alla Mercedes W13 di George Russell. A quel punto le operazioni in pista per rimuovere la MCL36 si sono dilatate a dismisura, fino a concludere la sfida sotto la bandiera a scacchi. Montezemolo traccia la strada alla Ferrari: ecco cosa deve fare Binotto.

Binotto in coro con Marko, regna ancora la confusione in F1

Una sfida come Monza meritava ben altro finale, quello che si è visto negli ultimi giri non rappresenta un bella pagina di storia del libro della Formula 1. La Mercedes ha difeso l’operato della direzione gara, ma anche l’immagine di una gru in contromano in pista, con le vetture a qualche metro ha riportato alla mente brutti ricordi. Un tempo si sarebbe detto e fatto ben altro, ma oggi il Motorsport è cambiato e occorre prendere una direzione chiara e che non lasci più dubbi. Max Verstappen ha dichiarato che forse avrebbe vinto ugualmente, ma ciò non toglie che la battaglia si sarebbe dovuta disputare negli ultimi giri e sarebbe potuto accadere di tutto. Leclerc applaude la Ferrari: c’è stata la reazione, ma resta la delusione.

La delusione di Charles Leclerc è quella di un intero popolo ferrarista che aveva creduto nella possibilità di celebrare una vittoria o almeno lottare, fino all’ultima curva, per essa. A conquistarla, invece, è ancora una volta Max Verstappen al quinto successo di fila. Il toro olandese e il team di Milton Keynes hanno ormai entrambi i riconoscimenti iridati in tasca. Già a Singapore Max potrebbe laurearsi campione. La Ferrari si è scagliata contro la decisione della direzione gara di far terminare la gara alle spalle della vettura di sicurezza. Mattia Binotto, ai microfoni, di Sky ha tuonato: “La FIA ha dormito. Ad oggi non sono ancora all’altezza di questo tipo di operazioni. Hanno cambiato volto, ma in certe decisioni sono troppo prudenti e lenti: la Formula1 ha bisogno di un’altra marcia, le gare vanno corse in pista e non dietro a una Safety Car“.

Sul punto si è espresso anche Helmut Marko, consapevole dell’errore della direzione gara: “Certamente non è stata la decisione giusta – ha spiegato il consigliere della RB – penso che la Safety Car si sia posizionata davanti al pilota sbagliato”. Marko, inoltre, ha rimarcato l’inadeguatezza della nuova regola che prevede il lento sdoppiarsi di tutte le monoposto alle spalle della SC. “Saremmo stati svantaggiati? Sì, ma dobbiamo mettere lo sport in primo piano. Ovviamente finché c’è un trattore in pista non è possibile (ricominciare la corsa, ndr), ma devono lavorare più velocemente. C’era abbastanza tempo”, ha concluso Helmut Marko.

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