La F1 non imparerà mai: il dramma Bianchi non è bastato

Il circus della F1 ha introdotto l’halo, ma nel nome della sicurezza, tanto invocata dalla FIA, errori come quelli avvenuti a Monza potrebbero costare caro.

E’ paradossale che a distanza di anni dall’incidente terribile di Jules Bianchi, siamo qui a commentare la scena di una gru in contromano su un tracciato di F1. In occasione del centenario dell’autodromo di Monza i fan sono rimasti delusi per il finale alle spalle della Safety Car, ma i problemi principali sono altri. Non solo i nuovi direttori di gara si sono fatti cogliere impreparati, andando in tilt e facendo uscire l’auto di sicurezza nel punto sbagliato, ma una gru ha fatto drizzare i capelli a tutti.

F1 Jules Bianchi (Ansa Foto)
F1 Jules Bianchi (Ansa Foto)

Basterebbe questo a far riflettere i vertici del circus sul nuovo corso post Masi, ma l’aspetto più grave, in termini di sicurezza, è avvenuto nelle tornate finali del Gran Premio con il giro di pista di una gru. La vettura di Daniel Ricciardo, ferma a bordo pista, dopo aver percorso lentamente la prima curva di Lesmo, avrebbe richiesto un intervento tempestivo degli addetti. I piloti, nel frattempo, sono corsi in pit lane per effettuare il cambio gomme per un ipotetico finale di gara. Le ultime tornate sarebbero potute essere decisive, ma le regole imposte, post scempio di Abu Dhabi, hanno portato ad un finale diverso, ma altrettanto indecoroso.

In quel caso fu cambiato il verdetto della pista, dando a Max l’occasione di sopravanzare e battere Hamilton nella lotta al titolo, all’ultimo giro. In questo caso gli errori non sono stati decisivi per l’assegnazione di una corona, ma altrettanto pesanti e preoccupanti. A Monza la classifica è stata congelata, sino alla bandiera a scacchi, non dando la chance ai piloti di riprendere la corsa. In questi caso tutto è nato dall’errato posizionamento della SC davanti a Russell. Inoltre, le procedure di rimozione del veicolo sono state lente e ad alto rischio. Incredibili le immagini della gru in contromano, con le vetture a pochi metri. Impossibile perdere il controllo di una monoposto sotto regime di Safety Car? Se lo pensate, vi sbagliate di grosso perché ogni anno, diversi piloti, si fanno notare per dei clamorosi errori a velocità ridotta, alle spalle dell’auto di sicurezza. Il passato purtroppo non ha insegnato nulla.

F1, la tragedia di Bianchi non deve ripetersi

Affinchè non riaccada un nuovo dramma in F1, una gru non dovrebbe mai procedere contromano rispetto al senso di marcia di auto in corsa. Su questo siamo tutti d’accordo, a prescindere dalla SC, ma a quanto pare non è bastata una tragedia come quella di Jules. La FIA ha spiegato: “Sebbene sia stato fatto ogni sforzo per recuperare rapidamente la vettura n. 3 e poter così riprendere la corsa, i commissari non sono stati in grado di mettere l’auto in folle e spingerla nella via di fuga. Poiché la sicurezza dell’operazione di recupero è la nostra unica priorità, la gara si è conclusa in Safety Car, seguendo le procedure concordate tra la FIA e tutti i concorrenti”.

La conclusione della gara sarà anche avvenuta nei pieno rispetto del regolamento 2022, ma gli errori sono evidenti. “L’incidente non è stato abbastanza significativo da richiedere una bandiera rossa”, ha chiarito la direzione gara, ma sarebbe stato più equo e sicuro far fermare i piloti, seguendo anche i principi di sicurezza tanto a cuore al nuovo Presidente della FIA. Le vetture avrebbero ripreso la corsa, riposizionandosi sulla griglia, tutti a parità di condizioni. Con il senno di poi sarebbe stata l’azione più giusta anche in occasione dell’ultima tappa dello scorso campionato, ad Abu Dhabi. Di sicuro a Monza non vi erano feriti, ma sarebbe bastata la presenza in pista di mezzi di soccorso che rappresentano un pericolo attivo. La gru c’era e di conseguenza la scelta di fermare la corsa sarebbe dovuta risultare la più logica. Errori che avrebbero potuto avere una incidenza in caso in cui vi fosse stato un testa a testa mondiale e, malauguratamente, si fossero verificati dei crash. Montezemolo traccia la strada alla Ferrari: ecco cosa deve fare Binotto.

Leclerc applaude la Ferrari: c’è stata la reazione, ma resta la delusione. Monza avrebbe meritato un finale ben più degno dello scempio a cui abbiamo assistito. Per i fan e i piloti si tratta di una delusione, ma per la F1 è una brutta pagina, non quanto Abu Dhabi, ma in quel caso qualcuno pagò per i suoi errori. Stavolta su chi ricadrà la colpa? Le soluzioni al problema potrebbero essere molteplici, anche con finali lanciati con un extra time in stile Nascar. Naturalmente le vetture avrebbero bisogno di benzina extra, ma sta di fatto che una bandiera rossa avrebbe spento qualsiasi tipo di polemica, rispettando prima di tutto la sicurezza dei piloti in pista.

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