Binotto discolpa ancora la Ferrari: i tifosi sono su tutte le furie

Nel post GP d’Olanda il team principal Ferrari Binotto parla dei problemi che affliggono ultimamente la Rossa e del nuovo errore ai box con Sainz.

Un’altra domenica di passione per la Ferrari. In Olanda, a casa di Max Verstappen, la Rossa ha vissuto una gara complicata, non come a Spa ma quasi come in Ungheria. Ormai sono diversi i GP in cui a Maranello si soffre terribilmente sul ritmo e suona il campanello d’allarme. Anche perché se ormai il titolo piloti è andato, quello costruttori vede la Ferrari addirittura rimontata incredibilmente dalla Mercedes, che con Hamilton e Russell di nuovo si è dimostrata più performante. Una situazione dunque che deve far riflettere Mattia Binotto e soci, anche perché ora c’è da salvare l’onore. A partire da Monza, dove c’è sold out da mesi e dove la Rossa arriva in difficoltà.

Mattia Binotto, team principal Ferrari (ANSA)
Mattia Binotto (ANSA)

La safety car nel finale dopo l’uscita di scena per il problema al motore (Ferrari) di Valtteri Bottas su Alfa Romeo ha permesso a Charles Leclerc quantomeno di agguantare un podio che era sfuggito di mano in maniera netta. Colpa di una tattica aggressiva Mercedes ma anche di un ritmo della F1-75 per nulla convincente con tutte le mescole. Ed è proprio questo un particolare che purtroppo torna di attualità in queste ultime gare nel team italiano.

Binotto e una Ferrari tra paure e “pasticci”

“Non siamo soddisfatti – ha subito detto ai microfoni di Sky Sport il team principal Binotto -. La preoccupazione, come in Ungheria, è che è mancato ritmo. Sono diverse gare che non siamo veloci abbastanza e dobbiamo capire. Se siamo in affanno nel ritmo è logico che il risultato non è buono”. Una constatazione amara, che disegna perfettamente il momento Ferrari.

Rossa che ha faticato non solo nella fase centrale di gara contro le Mercedes, come ha ribadito Binotto: “Stavano andando forte sulle dure, noi ci siamo fermati ma poi c’è stato l’episodio di Tsunoda, decisamente sfortunato. La strategia non è stata a nostro favore ma la questione è il ritmo, eravamo troppo lenti“. Segno che ora in casa Ferrari si dovrà agire proprio in tal senso e andare a tappare una falla che sta diventando preoccupante.

Poi però il team principal ha analizzato anche la gara di Carlos Sainz, caratterizzata da tanti errori: “Sfortuna c’è stata, dispiace per Carlos e la penalità, è stata una decisione severa della FIA. Non era un unsafe release ma ha dovuto rallentare per un meccanico McLaren e poi è ripartito. Ha perso il ritmo dopo il contatto con Hamilton al via, analizzeremo poi dopo ai box. Ha dovuto gestire una gara in salita e questo ha inciso sulla prestazione. Il pit stop precedente? Un semplice pasticcio, la chiamata è stata all’ultimo, non era fisicamente possibile arrivare alle gomme, volevamo rispondere ad Hamilton, sono errori da cui si impara”. Ma a dire il vero è l’ennesimo di una stagione decisamente no al muretto box Ferrari.

Ora però c’è bisogno di reagire e motivare Leclerc in questo finale di stagione non sarà semplice: “Erano tanti anche prima i punti di distacco dalla vetta ma la situazione è invariata – ha però affermato Binotto -. Per noi è importante correggere il finale con risultati buoni, ritrovare la forma prima dell’Ungheria che abbiamo perso“. E a chi gli chiede se questi problemi preoccupano anche in chiave sviluppo della monoposto 2023, il team principal è chiaro: “Non è preoccupante, lo sviluppo della prossima vettura va in parallelo e questo ci permetterà di correggere il tiro su questi punti deboli. Non c’è alcun problema ora in chiave futura“.

Infine sulla possibilità che Sainz cambi il motore a Monza ha detto: “Abbiamo visto problemi di affidabilità su varie vetture, non solo su Ferrari. Ne abbiamo avuti noi ma anche altri, credo che da qui alla fine ci toccherà ancora cambiare motore, ma dobbiamo ancora decidere quando. Faremo un analisi a Monza e faremo la scelta migliore”.

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