Wolff fa i conti con la realtà: la Mercedes ha un problema grosso

Al termine del GP del Belgio uno sconfortato Toto Wolff analizza la mancanza di prestazione della Mercedes e ammette che il morale è basso.

Ormai è questione di settimane, poi sarà game over per la Stella. Dopo un dominio senza soluzione di continuità partito nel 2014 e durato fino al 2021, per la Mercedes non ci sarà alcuna festa per il nono titolo costruttori. Troppo importante il distacco dalla Red Bull, ma soprattutto troppo ampia  la forbice sotto il profilo tecnico tra la W13 e la RB18.

Toto Wolff (Ansa Foto)
Toto Wolff (Ansa Foto)

Quando mancano 8 gare alla fine dell’annata, la scuderia energetica è in testa alla generale marche con 475 punti, mentre quella di Stoccarda è terza a 316. Un abisso, ormai incolmabile che ha mandato in depressione la dirigenza.

Ormai abituato a vedere i suoi piloti vincere e collezionare doppiette, e al massimo costretto a preoccuparsi delle rivalità interne, Toto Wolff si è trovato all’improvviso a dover trovare altre soluzioni a problemi di altro peso. Dapprima il porpoising, quel fastidioso saltellamento che impediva ad Hamilton e Russell di spremere al massimo la monoposto, quindi l’altezza da terra dell’auto da adattare per diminuire i sobbalzi a scapito della velocità.

Tutte questioni inedite per loro che fino a poco tempo fa viaggiavano su un bolide inattaccabile. E pensare che neppure dodici mesi fa la storia delle Frecce d’Argento era completamente diversa, eppure sembra passata una vita dal loro dominio. Forse perché già lo scorso anno aveva cominciato a zoppicare, o magari perché è ancora viva nella mente di tutti Abu Dhabi, il primo vero scivolone in modo visione dei tedeschi.

Armati di dati possiamo dire peggio di così il team non andava dal 2013. L’ultima volta che Ham ha festeggiato sul gradino più alto del podio è stato Jeddah lo scorso dicembre. Ciò significa che sono trascorsi già 15 GP.

Wolff giù di corda come tutta la Mercedes

Il responsabile del muretto ha ammesso che al momento si può solamente accettare la realtà. Il successo è lontano e l’unica cosa intelligente da fare è proiettarsi di già al 2023.

Non penso si possa essere soddisfatti di vedere Verstappen con un passo irraggiungibile“, ha asserito amareggiato a Sky Sports, deluso per il podio mancato da George, quarto e dal ritiro per un contatto al via di Lewis. “Dobbiamo capire come implementare la vettura, ma il gap dai primi è troppo elevato. Questa è la realtà e va accettata“.

Davanti allo staff di Brixworth e Brackley c’è molto da fare. Numerosi sono gli aspetti da rivedere su un veicolo che, dopo la recente ripresa seguita alla revisione di alcune regole da parte della FIA, è tornata a fare un passo indietro.

La macchina è difficile da guidare e non ha nemmeno il passo per la tornata secca. Dovremo quindi sederci ad un tavolo, tutti assieme, e capire cosa fare non solo per il prosieguo di campionato, ma anche in ottica futura“, ha condiviso tramortito dalla batosta.

Spero si possa trovare un circuito su cui essere competitivi. Ad ogni modo è importante non farsi prendere da emozioni eccessive. Oggi ci sono delle ragioni per essere depressi. Ad inizio agosto in Ungheria, invece, eravamo convinti di avere il potenziale per assicurarci almeno una corsa“, ha terminato la sua analisi.

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