Wolff svela l’incubo che lo tormenta: rivelazione scioccante

Il Mondiale 2022 della Mercedes non è partito nel migliore dei modi, ma nella testa del team principal Wolff ci sono altre preoccupazioni.

Quando sono già state effettuate tredici gare di questo campionato rivoluzionario per la F1, il pensiero di Toto Wolff è ancora al passato. Il boss della Mercedes è rimasto intrappolato nel 2021, precisamente a quel traumatico GP di Abu Dhabi che ha sì consegnato alla Stella l’ottavo sigillo costruttori, ma ha altresì punito Hamilton facendo tramontare il suo sogno di sorpassare Schumacher nella lista dei più vincenti di sempre della F1.

Toto Wolff (Ansa Foto)
Toto Wolff (Ansa Foto)

Ci penso ogni giorno“, ha confessato a Motorsport.com tra il tormentato e il rassegnato. “Tuttavia ho accettato che Verstappen abbia vinto il titolo, perché è un campione che merita ciò che ha ottenuto“.

Pur riconoscendo la bravura di Max nel tenere testa a Lewis fino a metterselo alle spalle, il dirigente austriaco non riesce a farsi ancora una ragione di come gli ultimi cinque giri dell’appuntamento di Yas Marina abbiano potuto premiare l’olandese della Red Bull.

Penso di avere dei valori che hanno a che fare con la correttezza, specialmente quella sportiva. Ed è esattamente ciò che mi fa provare affetto per la F1. Quel giorno però sono stati presi a calci“, ha proseguito critico.

Wolff non dimentica e ora spuntano novità inquietanti

Sebbene in quella serata rimasta nella mente di tutti il viennese non abbia dimostrato di saper accettare la sconfitta, è innegabile che la FIA non abbia brillato di limpidezza. Anzi, esattamente il contrario. Tanto che proprio nei giorni scorsi è emerso un dettaglio preoccupante. Michael Masi direttore di gara, allontanato dopo il caos del finale di corsa, e quindi purgato e rispedito in Australia, sarebbe stato obbligato a firmare un NDA. Un accordo di non divulgazione che se da un lato lo mette al riparo dai media, dall’altro fa emergere ancora più dubbi su come sia stata condotta la gara decisiva per lo scorso Mondiale.

A diversi mesi di distanza alcuni aspetti restano senza spiegazione. Ad esempio, come sia stato possibile ridare il via ad una competizione neutralizzata dalla Safety Car, violando le stesse regole federali, come quelle che riguardano lo sdoppiaggio.

Tutto messo a tacere, dunque, ma soprattutto una gran fretta di far piazza pulita del passato della categoria e di tutto ciò che era legato alla presidenza Todt.

Esprimendo un proprio parere personale su come il successore del francese Mohammed Ben Sulayem stia gestendo la Federazione Internazionale dell’Automobilismo, il 50enne si è detto soddisfatto. E come poteva essere altrimentoi. Non appena le Frecce d’Argento hanno palesato delle carenze tecniche, l’ente ha rimaneggiato la normativa per andar loro incontro.

Ogni persona ha le sue caratteristiche. In ogni caso l’obiettivo principale resta la trasparenza“, ha sostenuto. “Poi bisogna provvedere ad una buona amministrazione ed è quello che ho visto finora. Ci saranno ostacoli lungo la strada, l’organizzazione di deve assestarsi in qualche ruolo, però sono contento di come sta procedendo“, ha proseguito tacendo che nello staff dell’emiro figura altresì la sua ex braccio destro Shaila-Ann Rao, prima di concludere: “Hanno una mentalità aperta, sono onesti e integri“.

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