MotoGP, dramma Honda: le parole di Pol Espargarò sono scioccanti

Pol Espargarò non riesce a tenere a freno la frustrazione dopo il 14° posto nel GP di Silverstone: il suo futuro sarà lontano dalla Honda.

Quello di Silverstone è stato un altro fine settimana negativo per la Honda, che vede Taka Nakagami 13° come miglior pilota al traguardo. L’assenza di Marc Marquez continua a farsi sentire tanto che il team manager Alberto Puig prega per averlo almeno nel test di Misano a settembre. Forse i tempi non saranno maturi per rivederlo in pista, ma probabilmente sarà ai box per affiancare il lavoro di tecnici e piloti.

Pol Espargaro (foto Ansa)
Pol Espargaro (foto Ansa)

Intanto bisogna fare i conti con i cattivi risultati di questa stagione, un solo podio dall’inizio del Mondiale e tropp e difficoltà sia sul giro secco che sul ritmo gara. In Inghilterra le Honda RC213V hanno nuovamente faticato a tenere il passo dei migliori. In condizioni simili è facile perdere la pazienza e Pol Espargarò ormai sa che dal prossimo anno non sarà più un dipendente Honda, ma ritornerà alla sua KTM con il team satellite Tech3.

La frustrazione di Pol Espargarò

Ma dopo il 14° posto a Silverstone il minore dei fratelli Espargarò non riesce a frenare tutta la sua frustrazione per quanto gli sta accadendo. Dopo la pausa estiva si aspettavano aggiornamenti importanti dal Giappone che non sono arrivati. “Quello che mi infastidisce è che la Honda non parli, che non ci siano reazioni“, ha detto il catalano del team Repsol Honda in una intervista raccolta da Motorsport.com. “Non vedo che la Honda sia molto preoccupata. La cosa peggiore è che un produttore così non mostra i suoi muscoli“.

Quando ha messo la firma sul contratto della HRC immaginava due anni in MotoGP ben diversi da quelli che sta maturando, l’intento era di confermarsi campione del mondo con una moto che tanto aveva dato a Marc Marquez, di conseguenza non aveva alibi. Difficile dire no ad un marchio come la Honda, eppure Pol Espargarò non potrà certo preservare un buon ricordo di questa sua esperienza professionale. “Cinque anni fa sembrava impensabile che i marchi giapponesi si sciogliessero a poco a poco, e che gli italiani (Ducati e Aprilia, ndr) volassero“.

Infine il pilota di Granollers, alla fine del GP di Silverstone, si pone qualche interrogativo sull’azienda e sul suo modo di operare nel Mondiale. “Il problema è che non ho idea di cosa pensi la Honda. Non so se quello che sta accadendo qui raggiunge il Giappone. A prima vista non sembra perché non stiamo ricevendo il materiale che ci serve per migliorare la moto“.

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