Ferrari, Leclerc getta la spugna: nuovo obiettivo dopo l’addio al titolo

Charles Leclerc sembra non credere più al titolo mondiale, nella consapevolezza che la Ferrari debba risolvere le sue problematiche interne.

Ormai in pochissimi ci sperano, mentre la maggior parte si è già messa il cuore in pace. La Ferrari, anche in questo 2022, non vincerà il titolo mondiale, nonostante una monoposto che meritava quantomeno di giocarsela sino all’ultimo. Charles Leclerc e Carlos Sainz sono lontani anni luce da Max Verstappen e dalla Red Bull, che dal canto loro hanno approfittato alla grande delle defaillance del Cavallino.

Ferrari F1-75 (ANSA)
Ferrari F1-75 (ANSA)

L’olandese può gestire 80 punti di vantaggio sul monegasco, mentre il team di Milton Keynes ha ben 97 lunghezze di margine sulla Scuderia modenese. La RB18, la maggior parte delle volte, è stata inferiore alla Rossa, che è però lontana, troppo lontana dal punto di vista della capacità gestionale della squadra.

L’entourage diretto da Mattia Binotto è ormai lo stesso da tanti anni, precisamente dal 2019, quando l’ingegnere di Losanna subentrò a Maurizio Arrivabene nel ruolo di team principal. Da quel momento in poi, la Ferrari ha ottenuto soltanto sette vittorie, una miseria considerando la gloriosa storia di questo marchio, che sta attraversando una crisi di risultati ormai molto vicina al digiunò che contraddistinse il periodo tra il 1979 ed il 2000, ovvero tra il titolo di Jody Scheckter e quello di Michael Schumacher.

John Elkann e lo stesso Binotto, sin da un paio di anni fa, avevano dichiarato di puntare tutto sul nuovo regolamento, per il quale si è lavorato molto al caro prezzo di vivere due tra le peggiori stagioni della storia del Cavallino. Le quattro vittorie ottenute sin qui sono poco, davvero troppo poco considerando il potenziale di questa meravigliosa wing car, costruita dallo staff tecnico di Enrico Cardile, che ha fatto davvero un lavoro eccezionale.

In ogni fine settimana, le Rosse dominano le prove e la prima parte di gara, ma poi, tra errori strategici, dei piloti o problemi di affidabilità, tutto va a favore della Red Bull, che nonostante una monoposto leggermente inferiore ha ormai chiuso il mondiale. Per battere un avversario come Verstappen ed una squadra di racer pur come quella gestita da Christian Horner urge la perfezione pura, che a Maranello non si vede dai tempi di Jean Todt.

Inutile continuare a difendere una squadra indifendibile, che è ormai diventata lo zimbello del mondo sportivo e non solo. Inaki Rueda ed i suoi sottoposti si stanno coprendo di ridicolo, ed il presidente Elkann continua a tacere, a non prendere alcun tipo di decisione, dimostrando un deciso disinteresse per la Gestione Sportiva. Quella che una volta era il fiore all’occhiello del nostro motorsport, ora è ridotta ad un cumulo di macerie.

Ferrari, Charles Leclerc annuncia il nuovo obiettivo

La Ferrari dovrà ora cercare di inventarsi qualcosa nella seconda parte di stagione, e c’è da dire che le tegole non sono finite. Stando a quanto si dice nelle ultime ore, pare che Charles Leclerc andrà a sostituire altre due power unit, una a Spa-Francorchamps ed una ad Austin. Tutto questo dopo che Mattia Binotto aveva parlato di dieci doppiette da portare a casa dopo la Francia. Se si ragionasse, prima di parlare, si farebbero figure diverse.

In un incontro con i media, il monegasco ha fatto capire che il mondiale non è più un obiettivo realistico, e che prima bisogna risolvere diversi problemi interni: “Prima di poter pensare al titolo mondiale, noi come squadra dobbiamo riflettere su cosa non ha funzionato sino ad oggi e cercare di risolvere il tutto per il futuro“.

L’alfiere della Ferrari ha aggiunto: “Come squadra, credo che abbiamo fatto comunque degli enormi passi in avanti, ricordiamoci dove eravamo negli ultimi anni e dove siamo ora, soprattutto dal punto di vista delle prestazioni. Tuttavia, dobbiamo lavorare su altri aspetti, che stiamo attentamente analizzando per capire come intervenire. Se vogliamo puntare al top occorre migliorare, ma è chiaro che non sono cose che si risolvono in due giorni“.

Dunque, anche Leclerc sembra aver capito che la situazione è diventata disperata per quanto riguarda la caccia al titolo mondiale, e che ci sarà molto da lavorare per rendere questa squadra una reale contendente. Tuttavia, come abbiamo detto già diverse volte, la scusa della squadra giovane non è più funzionale a giustificare le nefandezze che si vedono ogni domenica, e che colpiscono soprattutto il talento monegasco.

Charles ha commesso alcuni errori di guida e su questo non si possono trovare delle scuse, ma è chiaro che la Scuderia modenese lo ha messo nelle condizioni di dover fare tutto alla perfezione, a causa di errori strategici che qualunque altra persona non avrebbe commesso con quella facilità.

Monte-Carlo sembrava già un qualcosa di clamoroso, ma poi sono arrivate Silverstone e Budapest a farci capire che dallo staff di Inaki Rueda ci si può aspettare sempre di tutto. L’unica soluzione sarebbe quella di cambiare qualcosa al muretto e cercare di ripartire, perché è evidente che certi personaggi non permetteranno mai alla Rossa di giocarsi il mondiale. Le prossime stagioni, così facendo, rischiano di confermarsi deludenti.

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