Sainz, rivelazioni incredibili dal documentario biografico: fan a bocca aperta

La vita da figlio d’arte di Sainz è stata tutt’altro che una passaggiata. Per la prima volta il ferrarista parla delle difficoltà incontrate in carriera.

Si diceva che fosse bravo, ma per molti era soltanto l’ennesimo ragazzino mandato avanti dal padre famoso e già inserito nell’ambiente. Conscio di dover dimostrare il doppio rispetto agli altri, Carlos Sainz ha voluto dare prova di non essere un semplice raccomandato accettando di intraprendere la strada delle monoposto anziché quella dei rally. Ciò malgrado lo scetticismo nei suoi confronti è stato imperante nelle prime fasi della carriera.

Carlos Sainz (Ansa Foto)
Carlos Sainz (Ansa Foto)

Tanto che quando cominciarono ad arrivare le prime vittorie, alcuni sostennero che fosse merito esclusivo del suo sangue corsaiolo.

Sainz si confessa in un documentario

Di questo e molto altro, il #55 ha parlato a DAZN in un approfondimento il cui nome è un programma. “Sainz: contro tutto e contro tutti“, ripercorre tutti i passi del percorso sportivo del madrileno. Dall’infanzia, all’esordio sui kart, dalla promozione in F1 all’ingresso in Ferrari.

Per papà Carlos il suo ragazzo è stato tutt’altro che un fortunato. “Le cose non accadono e basta. Bisogna lavorare per ottenerle”, ha dichiarato in uno dei rari interventi nello show per far capire al pubblico come non siano mancate le criticità.

Avere un cognome pesante e trovarsi in un’epoca del Circus in cui stanno sbocciando diversi talenti non è stato semplice da gestire.

La gente diceva: “Beh, sta andando bene, ma ovviamente può godere del materiale migliore e si allena sempre”“, ha raccontato Pedro de La Rosa, pilota molto vicino al ferrarista. “D’altro canto sono convinto che se si fosse chiamato Lopez tutti si sarebbero complimentati per la sua bravura“.

Doversi fare largo in mezzo ai pregiudizi lo ha comunque fortificato, tanto da reggere bene botta quando le due stagioni negative nelle categorie junior disputate già con il gruppo Red Bull stavano rischiando di compromettere il suo futuro.

L’iberico allora, seppe reagire portandosi a casa il World Series 2014 che gli valse la promozione nel Circus, in Toro Rosso nella fattispecie. Ma c’è anche una persona ad essere risultata decisiva nella sua scalata.

Alonso è stato una grande ispirazione per lui. Uno sprone a seguire la sua passione“, ha affermato il reporter Antonio Lobato. “C’è una foto molto famosa di loro due. Sono a Barcellona. Si vede un ragazzino con gli occhi aperti davanti a Fernando, come se vedesse Dio”.

Una volta approdato nella massima serie si sono creati altri intoppi. Uno su tutti, la difficile convivenza con Max Verstappen stella nascente dell’automobilismo e molto amato dal talent scout degli energetici Helmut Marko.La tensione era molta e lo stava divorando“, ha confidato l’amico Gustavo Durán.

Meglio dunque cambiare aria. Ma la parentesi del 2018 targata Renault si rivelerà pessima. Decimo a fine Mondiale nella classifica piloti con appena 53 punti. Quindi la chance McLaren apertasi grazie al momentaneo ritiro dalla F1 del Samurai. Con la scuderia di Woking conquisterà due sesti posti complessivi impreziositi da due podio: in Brasile nel 2019 e a Monza nel 2020. Sarà tuttavia la sua costanza e capacità di portare a casa punti pesanti a convincere Mattia Binotto ad ingaggiare proprio lui al posto di Sebastian Vettel.

Il 2021, nel primo anno con la Rossa, soffrirà inizialmente per poi tornare quello di un tempo, tanto da chiudere in quinta posizione, ovvero più avanti di Charles Leclerc.

Nel momento in cui firmi il contratto e ti accorgi di essere un driver del Cavallino la tua vita cambia completamente“, ha confidato il 27enne. “La prima volta che indossi tuta e berretto rossi, che ti guardi allo specchio, capisci che non dimenticherai mai quel momento, neanche a 80-90 anni“.

La stagione in corso, la prima con le vetture ad effetto suolo, non l’ha premiato come ci si sarebbe invece aspettati. Tuttavia a Silverstone sono arrivate la prima “doppietta” pole position e vittoria.

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