Valentino Rossi svela il suo futuro: “Vi dico cosa farò nel 2023”

Alla vigilia della 24h di Spa, Valentino Rossi traccia un bilancio del suo percorso in auto finora e anticipa dove lo vedremo nel 2023.

Attualmente 20esimo della generale del campionato Fanatec World Challenge Europe Valentino Rossi sente di aver già raccolto abbastanza informazioni e sensazioni da poter fare il punto di questa sua prima stagione da pilota a quattro ruote.

Valentino Rossi (Ansa Foto)
Valentino Rossi (Ansa Foto)

Malgrado i risultati stiano latitando, il pubblico in tribuna non stia aumentando come sperato e i media stiano abbastanza snobbando questa sua nuova carriera, il Dottore è contento.

Sono più o meno dove mi aspettavo considerato il livello altissimo dei colleghi“, ha affermato in conferenza stampa alla vigilia della 24 Ore di Spa. “Come velocità non vado male, tuttavia mi mancano i chilometri per interpretare la vettura al meglio. Quello che mi ha colto di sorpresa sono invece gli intoppi che hai mentre corri, specialmente perché ci sono parecchie vetture”.

Sebbene le competizioni siano sempre tali ovunque si gareggi, passare dalle auto alla moto non è una passaggiata. Tante sono le incognite e le novità da fronteggiare. “Ho dovuto imparare a gestire strategia e pit-stop. La cosa buona è che mi sto divertendo. A Misano e al Paul Ricard abbiamo fatto un buon lavoro. Altre volte abbiamo sofferto maggiormente, ma in generale direi che la situazione è positiva“, ha scelto di guardare al bicchiere mezzo pieno.

Valentino Rossi e il 2023: cosa ha deciso di fare

Nonostante il percorso automobilistico non abbia nascosto insidie, il pluricampione del motomondiale non demorde e per il prossimo anno punta a restare nella categoria per provare a mettere in pratica quanto imparato e immagazinato in questi mesi.

Al 90% continuerò qui. O almeno il programma è questo. Al contrario non credo che disputerò la 24 Ore di Le Mans. Comunque vedremo cosa succederà“, ha dettato i piani.

Senza spostarsi tanto oltre e guardando invece all’oggi, al presente, Vale ha commentato l’impegno che lo attende nel weekend in corso nelle Ardenne. Per il pesarese si tratta del debutto in una corsa da una giornata intera e la curiosità, nonché l’eccitazione di esserne parte è tanta.

Siamo in 66 su un tracciato di 7 km, stretto in alcuni tratti“, ha raccontato. “In ogni caso ci sono parecchi saliscendi e varianti diverse da gustarsi. Può succedere di tutto, sarà importante non toccarsi con nessuno e non commettere errori danneggiando l’auto“.

Lo stint doppio in nottura sarà altrettanto tosto, poiché all’inizio, con gomme fresche, si va bene e la macchina si comporta benissimo. In seguito però si perde aderenza e non è facile andare forte senza sbagliare. Inoltre ci sarà notevole traffico e bisognerà capire dove passare e dove eventualmente farsi superare“, ha snocciolato le principali criticità presentate dagli eventi endurance di tale portata.

Un primo assaggio del compito che gli spetterà sul mitico tracciato belga lo ha avuto durante le libere non senza qualche imprevisto, compresa una penalità figlia dell’inesperienza.

Nella simulazione notturna ho compreso che è complicato individuare i punti di frenata e le traiettorie, oltre al fatto che dopo solo un’ora il fondo si sporca e trovi ghiaia e terra sulla linea, rendendo complesso controllare bene l’auto”, ha concluso consapevole che sarà tutt’altro che una passeggiata di salute.

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