Pol Espargarò vuota il sacco sulla Honda: questo non funziona

Pol Espargarò fa un bilancio di metà stagione in sella alla Honda e individua quello che secondo lui è il principale problema.

Pol Espargarò vive uno dei momenti più complicati della sua carriera. Quando ha firmato con Honda prima della stagione 2020 aveva ben altri progetti e traguardi, sperava di diventare campione del mondo con una moto che ha portato Marc Marquez a conquistare sei titoli in classe regina. Invece il sogno si è presto rivelato un incubo, con un solo podio nella stagione 2021 e uno nella prima parte di questo campionato.

Pol Espargaro (foto LaPresse)
Pol Espargaro (foto LaPresse)

Nei test invernali la Honda sembrava una moto in grado di mettersi davanti alle rivali, aveva apportato modifiche in tutte le aree, ha esordito a Losail con un terzo posto. Tutto faceva presagire che il prototipo 2022 avesse preso la direzione giusta per puntare alle posizioni di vertice, ma gara dopo gara le speranze si sono infrante davanti ad una difficile realtà: il feeling con l’anteriore non è ottimale ed è causa di troppe cadute. In azienda cercano di sfruttare la pausa estiva per correre ai ripari, ma dal prossimo anno Pol Espargarò cambierà aria: quasi fatto l’accordo con KTM Tech3, si attende solo l’annuncio ufficiale.

Pol Espargarò e i problemi Honda

Al Sachsenring HRC ha toccato il fondo con nessuno dei suoi piloti in zona punti. Un chiaro sintomo di malessere tecnico nel box diretto da Alberto Puig. “In tutta la preseason non ho avuto una caduta – sottolinea il pilota di Granollers a ‘Mudo Deportivo’ -. Quando cadi molte volte, e le cadute si verificano anche quando sei lento, qualcosa non funziona, è un segno molto chiaro che qualcosa non sta andando bene. E modificare la moto non è così semplice“.

La RC213V non si è adattata bene alle nuove gomme Michelin, ma il tallone d’Achille, secondo Pol Espargarò, è nei vertici della Casa di Tokyo, troppo lenta a reagire alle richieste dei piloti. “Penso che la pausa aiuterà la Honda a reagire. Per come la vedo io, di tutti i problemi che abbiamo, il più grande è la nostra velocità di reazione. Siamo molto lenti. Abbiamo problemi, li abbiamo localizzati, ma non siamo in grado di testare nuove parti“.

Dalle prime gare stagionali è arrivato un telaio differente e un forcellone, ma non erano la soluzione giusta ai problemi. “In una situazione così difficile come ora… non stiamo testando nulla che ci aiuti a migliorare. Spero che l’estate ci aiuti in questo senso… Bisognerebbe rischiare di più“.

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