Insulti razzisti ad Hamilton: la risposta di Lewis e della Ferrari

Bufera per le parole sprezzanti di Piquet nei confronti di Hamilton. La replica del pilota non si fa attendere. E anche Maranello non tace.

La vigilia dell’edizione 2022 del GP di Silverstone si appresta ad essere piuttosto infuocata. Tutto è partito dalla maliziosa diffusione di un’intervista rilasciata lo scorso novembre da Nelson Piquet, ma resa pubblica (ci chiediamo il motivo) solamente ora. A scatenare il putiferio il suo commento relativo al duello tra Hamilton e Verstappen proprio sul tracciato inglese lo scorso anno. Un ruota a ruota serrata terminato con l’olandese della Red Bull fuori dai giochi dopo un contatto.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Il n***tto ha posizionato l’auto in modo da impedire all’altro pilota di sterzare“, il commento relativo alla collisione. Quindi ancora: “Il n***tto lo ha fatto perché sapeva che in quel curvone non avrebbero potuto procedere affiancati. È stato fortunato che l’altro sia andato a sbattere. Ha agito in modo sporco”.

Questa bomba esplosa ad appena tre giorni dall’avvio delle prime prove libere ha trovato immediata condanna da parte della Mercedes, ma non solo.

Hamilton e la Ferrari rispondono a Piquet

Essendo la vittima degli insulti Lewis non ha tardato a dire la sua e lo ha fatto utilizzando il suo strumento preferito che sono i social network. Con una serie di cinguettii, il sette volte iridato non solo ha invitato il mondo ad un taglio drastico con le pratiche del passato.

Curioso che per prima cosa abbia retweettato un post di un utente che gli suggeriva di scrivere “Chi diavolo è Nelson Piquet?”. Successivamente si è affidato alla lingua  portoghese, forse per essere ancora più chiaro con chi lo aveva apostrofato utilizzando il colore della sua pelle, e in seguito è tornato all’inglese.

E’ qualcosa di più del semplice linguaggio. Certe mentalità arcaiche devono cambiare. Non vi è più spazio nel nostro sport. Personalmente convivo da sempre con questi atteggiamenti. Abbiamo avuto moltissimo tempo per imparare. Adesso però bisogna agire“, l’accorato invito.

E a vicenda ancora calda, la scuderia del Cavallino ha mostrato la propria vicinanza al #44 rilanciando il messaggio della F1 che biasima le discriminazioni di ogni sorta ed esalta l’asso di Stevenage quale importante ambasciatore del Circus e promotore di una società più inclusiva.

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