MotoGP, Valentino Rossi e il commovente omaggio: tifosi senza parole

Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, ha avuto un pensiero per i suoi centauri italiani che hanno fatto la storia nel Gran Premio d’Olanda.

La MotoGP ha un bisogno disperato di nuove storie e una sfida ad altissimi livelli per riattirare l’interesse di tanti appassionati annoiati dai trend abituali delle ultime annate. La classe regina ruota da anni sul ritorno (sempre annunciato, ma mai avvenuto) ad alti livelli di Marc Marquez su una Honda che, orfana del suo campione, è scivolata sempre più in basso; su una Ducati super, ma senza un centauro costante in grado di ripercorrere le gesta trionfali di Casey Stoner nel 2007; e una Yamaha che fa affidamento solo sulla regolarità e l’estro di Fabio Quartararo per fare incetta di titoli mondiali.

Valentino Rossi (Ansa Foto)
Valentino Rossi (Ansa Foto)

Il leitmotiv è sempre quello, soprattutto da quando Marc Marquez ha abdicato al trono della MotoGP, lasciando alla concorrenza l’opportunità di salire sul tetto del mondo. Il catalano aveva monopolizzato la top class, vincendo titoli in successione e dimostrando una superiorità schiacciante. Nel 2019, l’ultima stagione di MM93 in perfetta condizione fisica, il campionato era finito con diverse gare in anticipo. Un record di punti che lasciava presagire ancora un lunghissimo dominio. L’infortunio di Jerez de la Frontera non ha solo stravolto la carriera del Cabroncito, ma anche deformato l’intero mondo della MotoGP.

C’è stato spazio per altri, vero, ma non si sono più visti duelli che negli anni precedenti avevano infiammato il Paddock. Nel 2020 è arrivato lo strano titolo di Joan Mir con un solo successo stagionale, in un annata sconvolta dalla pandemia da Covid-19, in sella ad una Suzuki di alto profilo. Nel 2021, invece, Valentino Rossi ha lasciato spazio in Yamaha a Fabio Quartararo. Mai scelta fu più indovinata per la casa di Iwata. Il pilota francese ha subito fatto la differenza in sella alla Yamaha ufficiale, conquistando il suo primo titolo mondiale. Un trionfo per El Diablo, un passo indietro, l’ultimo della sua lunga carriera, per il Dottore.

Il passaggio nel team Petronas ha limitato le possibilità del nove volte campione del mondo di finire la sua ultima stagione con una vittoria o un podio, ma come detto la Yamaha ha trovato il suo degno erede. Nelle ultime due stagioni la Ducati, invece, è stata la moto migliore del lotto, come confermato anche dai due titoli costruttori di fila, conquistati prima dal tandem tutto italiano Dovizioso – Petrucci e nella scorsa stagione da Bagnaia e Miller. La Desmosedici si è rivelata essere una moto veloce, performante su tutti i principali tracciati del campionato e anche molto richiesta dai team clienti.

Le congratulazioni di Valentino Rossi

Il centauro di Tavullia avrebbe potuto anche decidere di continuare la sua brillante storia in MotoGP, saltando in sella ad una delle Ducati del suo team VR46. The Doctor ha preferito, però, farsi da parte per dedicarsi all’entusiasmante sfida nel campionato GT, lasciando spazio a Bezzecchi e Marini, fratello minore dell’ex Yamaha. Valentino Rossi sta seguendo con attenzione la cavalcata dei suoi giovani talenti. La “scuola del Dottore” ha già lanciato diversi piloti in MotoGP. Gli esempi più importanti sono stati Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli. Entrambi vice campioni del mondo, rispettivamente, nel 2020 e nel 2021.

Franco Morbidelli ha lottato con il coltello tra i denti sulla Yamaha non ufficiale ed è stato preceduto, per una manciata di punti, da Joan Mir nel 2020. L’italo brasiliano oggi occupa la sella del team ufficiale Yamaha. Pecco Bagnaia è arrivato secondo lo scorso anno sulla Ducati, chiudendo alla grande la stagione con quattro vittorie nelle ultime sei gare. L’Academy ha continuato a sfornare talenti, partendo dalle classi minori del Motomondiale. Il centauro di Tavullia ha investito in una Academy che potesse portare dei ragazzi talentuosi ai massimi livelli.

Il Gran Premio di Assen ha dimostrato che il progetto inizia ad andare a gonfie vele anche in MotoGP. Luca Marini non ha ancora calcato un podio della top class, ma ha già conquistato un buon bottino di punti in questa annata. Marco Bezzecchi, alla prima annata nella classe regina, ha già colto un podio prestigioso, su uno dei tracciati preferiti dal suo maestro. Valentino Rossi ha finanziato la carriera dell’italiano, sperando che un giorno potesse arrivare ai piani alti. Dopo il primo posto di Pecco e il secondo del Bez ad Assen, Valentino Rossi ha dichiarato su Instagram: “Francesco Bagnaia e Marco Bezzecchi primo e secondo in MotoGP ad Assen, una giornata indimenticabile, grazie al loro talento ed al grande lavoro di tutti nella VR46 Riders Academy, nel VR46 Racing Team e della Ducati Corse. Oggi godiamo, siamo sul tetto del mondo”.

Bezzecchi è il 46° italiano a salire sul podio della MotoGP. Un numero non casuale, quasi voluto dal destino. Il centauro del team VR46 ha voluto omaggiare a suo modo il suo mito, prendendosi la bandiera con il numero 46 per sfilare sul tracciato olandese. Un momento unico che rimarrà nella storia della classe regina. In un momento storico dove si ripetono gli stessi trend, una bella storia per i nostri colori. Il Bez, subito dopo la gara, ha commentato: “Credo che il commissario la volesse dare a Pecco. L’ho presa io perché nel frattempo lui era andato a salutare i tifosi. Ci tenevo a mandare un abbraccio a Vale, grazie di tutto”.

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