Wolff cauto dopo il Canada: Mercedes ancora lontana?

Il terzo e il quarto posto ottenuti in Canada non hanno tranquillizzato il box Mercedes. In particolare il team principal Wolff ha una sua tesi.

In GP di Montreal ha rivisto la Stella splendere di nuovo seppure non abbastanza da poter lottare per la vittoria. Anche per questo il boss Toto Wolff si è guardato bene da lasciarsi andare ad affermazioni trionfalistiche.

Toto Wolff (Ansa Foto)
Toto Wolff (Ansa Foto)

Terza tra i costruttori con 188 punti contro i 304 della Red Bull, la Mercedes ha davanti a sé molta strada da fare prima di colmare il gap sulla prima in classifica. E per prima cosa, dovrà dimostrare che quanto fatto in Canada non è stato solo un caso.

Dunque dovrà dare prova di essere costante nei prossimi appuntamenti, ma soprattutto esserlo con entrambi i piloti considerato che, tranne appunto al Gilles Villeneuve, gli esiti sono stati quasi sempre squilibrati, con Russell nettamente più competitivo di Hamilton.

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Attento come al solito a non far puntare troppo i riflettori sul suo “giardino”, il manager austriaco ha ricordato come già a Barcellona ci fossero stati sprazzi di ripresa, poi non confermati a Montecarlo.

Dobbiamo essere cauti“, ha affermato a Motorsport.com. “Sul bagnato ci siamo difesi bene ed avevamo un passo discreto. In gara, in alcune occasioni, avevamo il ritmo delle vetture più veloci. Nel secondo stint sia Hamilton, sia George erano quasi alla pari che Verstappen e  Sainz, almeno in qualche giro”.

Si tratta di un dato incoraggiante, ma non dobbiamo abbassare la guardia. C’è molto lavoro da fare per tornare al vertice. Non siamo arrivati”, si è affrettato a dire.

E sull’Ile de Notre Dame, al di là di una W13 più domabile rispetto a quanto avvenuto fino a Baku, si è rivisto pure Lewis, apparso fino a quel momento offuscato e lontano dall’immagine di dominatore a cui eravamo abituati.

Ci sono state diverse corse in cui la fortuna ha giocato contro di lui“, ha commentato il 50enne. “In alcune occasioni avrebbe potuto entrare in top 3 o comunque ottenere risultati migliori. Ciò non è stato possibile non per un suo errore, ma solo per cattiva sorte. Vederlo sul podio senza “regali” è stato davvero bello”, ha concluso soddisfatto per un traguardo sudato e non giunto per guai altrui.

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