Ferrari Driver Academy: che fine faranno le star del futuro? Dato allarmante

La Ferrari ha investito nel recente passato su tanti profili giovani che, difficilmente, avranno uno spazio in F1 nelle prossime stagioni. Ecco come stanno le cose.

La Scuderia ha deciso di rinnovare Carlos Sainz e Charles Leclerc sino al 2024. Un attestato di stima per una coppia che si è dimostrata affiatata nella scorsa stagione. Lo spagnolo, nel 2021, ha addirittura preceduto il monegasco in classifica piloti, chiudendo anche con più piazzamenti sul podio. In questa stagione, al volante dell’auto ad effetto suolo, il figlio d’arte del Matador sta facendo più fatica, ma nonostante gli alti e bassi ha collezionato un podio in più di Charles Leclerc.

Ferrari Driver Academy (Twitter)
Ferrari Driver Academy (Twitter)

La differenza sostanziale si è manifestata in qualifica dove il monegasco ha una marcia in più. In ogni caso, nonostante dei risultati non esaltanti, Sainz è stato confermato per altre due stagioni, avvicinandolo anche economicamente al suo teammate. Carlos è ancora all’inseguimento della sua prima pole e vittoria, ma potrà guardare al futuro con ottimismo e serenità. Non si può dire lo stesso di atri giovani che hanno provato a seguire le orme di Charles Leclerc, essendo cresciuti nella Ferrari Driver Academy.

Nella massima categoria del Motorsport i posti disponibili sono limitati a 20. I migliori venti piloti al mondo (in teoria) si danno battaglia per accedere e rimanere nel circus. Un futuro in rosso è il sogno di tanti, a partire da Mick Schumacher. Il figlio del Kaiser dopo una prima annata nel circus con zero punti, può contare su un’auto, estremamente, competitiva. La Haas VF-21 è stata la peggiore monoposto della griglia nel 2021, ma l’auto ad effetto suolo americana è all’altezza della concorrenza. Il confronto con un pilota talentuoso come Kevin Magnussen, quinto in Bahrain e nono posto Arabia Saudita e Italia, ha messo in mostra le lacune del tedesco.

Mick deve ancora crescere sotto tanti aspetti, ma la conquista dei primi punti sta diventa una ossessione. Troppi errori e incidenti pesanti che portano ad un costo elevato per una squadra come la Haas. Il teammate ha una lunga carriera alle spalle, un confronto impari al momento, ma il sogno del figlio di Michael era quello di sorprendere al volante della Haas per arrivare un giorno a Maranello. Per ora risulta molto difficile immaginare il tedesco al volante di una Rossa. Le pressioni che subirebbe in Ferrari, sarebbero altissime e non è dato sapere se Mick sarà mai pronto ad un determinato contesto.

Gli altri piloti della Ferrari Driver Academy

Dopo il triennio in Alfa Romeo Racing, Antonio Giovinazzi è stato costretto a trasferirsi in questa stagione in Formula E. I risultati nel team Dragon Penske sono stati pessimi sin qui. Il passaggio alle vetture elettriche non è scontato, ma il pugliese ricopre anche il ruolo di pilota di riserva della Ferrari per dodici Gran Premi della stagione F1, quelli che non sono in concomitanza con i suoi impegni in Formula E. Esattamente come Mick Schumacher, anche Antonio ha l’ambizione di arrivare un giorno a Maranello.

Giovinazzi è rimasto a disposizione come pilota di riserva anche per l’Alfa Romeo Racing e per la Haas, team clienti della Ferrari con la speranza di ritrovare un sedile nel 2023. Antonio ha dimostrato una crescita, ma nell’arco dell’ultima stagione ha marcato soli tre punti, perdendo il confronto con Kimi Raikkonen. Quest’ultimo ha deciso di ritirarsi e appendere il casco al chiodo, ma il pugliese è ancora giovane e vorrebbe giocarsi le sue fiches nella massima categoria del Motorsport. Le porte oggi sembrano essersi chiuse. Non è detto che possa riavere una chance in Alfa o Haas un domani.

A partire dal 2022 il pilota russo Robert Shwartzman ricopre il ruolo di test driver per la Scuderia Ferrari. Lo scorso gennaio a preso parte a quattro giorni di test sul circuito di Fiorano insieme ai piloti titolari della Scuderia, Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il giovane è stato travolto, come altri atleti russi, dallo scoppio della guerra in Ucraina. Robert è stato costretto a partecipare ai test 2022 con licenza israeliana, sfruttando il suo doppio passaporto. Il russo è un altro talento che dopo aver ben figurato in F2, non ha avuto possibilità di arrivare nella categoria regina del Motorsport.

Ancora piĂą eclatante è la situazione di Callum Ilott. Dopo essere arrivato secondo nel campionato 2020 della categoria propedeutica alla F1, il prodotto dell’Academy Ferrari è stato nel 2021 il terzo pilota in Formula 1, prendendo parte al GT World Challenge Europe Endurance Cup e alla 24 Ore di Le Mans con il team italiano Iron Lynx e con i due co-piloti italiani Matteo Cressoni e Rino Mastronardi. Nella iconica gara endurance sul Circuit de la Sarthe l’equipaggio al volante della Ferrari 488 GTE Evo ha chiuso 27Âş in classifica totale e 3° nella loro categoria.

Ilott si poi gettato nell’IndyCar e ha esordito il primo settembre del 2021 nella sfida di Portland e in altre due corse conclusive della stagione con il team Juncos Hollinger Racing. Durante la 500 Miglia di Indianapolis ha subito anche un brutto incidente dove si fratturato una mano. Il pilota inglese ha talento, ma come tanti altri non ha trovato spazio in F1. Nella FDA sono transitati piloti che sono arrivati poi in Formula 1 come Jules Bianchi, Sergio Perez, Lance Stroll, solo per citarne alcuni. Tanti altri hanno dovuto dire addio al proprio sogno, come Giuliano Alesi. In un’intervista alla testata svizzera Blick, Jean dichiarò: “Non abbiamo sponsor per il 2021. La Ferrari l’ha licenziato dall’Academy e non posso nemmeno reperire fondi privati. Io stesso ho venduto la mia Ferrari F40!” Tantissimi sacrifici che a volte non hanno un lieto fine.

Impostazioni privacy