Tra i top driver, Max Verstappen, è quello più sereno in vista dei prossimi appuntamenti del mondiale. Ecco come stanno le cose per i piloti della Ferrari.
Alla vigilia dell’ottavo appuntamento del campionato, in programma nel weekend sul tracciato cittadino di Baku, i piloti F1 devono tenere conto anche delle eventuali penalizzazioni in griglia per il numero di cambi motore. Nelle sette tappe precedenti, diversi top driver sono stati costretti a cambiare componenti dopo aver accusato problemi tecnici.
Tra i piloti di testa colui che ha accusato più ritiri per problemi tecnici è, in realtà, il più sereno al momento. Max Verstappen è stato costretto ad alzare bandiera bianca in Bahrain e in Australia quando era, saldamente, in seconda posizione. Due zeri pesanti che, però, non hanno condizionato il campione del mondo nella rimonta nei round successivi. A Milton Keynes era scattato l’allarme dopo i due ritiri di Max Verstappen nei primi tre Gran Premi della stagione, unito al DNF di Sergio Perez all’esordio in Bahrain.
La F1-75, invece, si era dimostrata infallibile sul piano dell’affidabilità. Charles Leclerc aveva approfittato dei due ritiri di Max per issarsi in prima posizione in classifica piloti con ampio margine. Le vittorie in Bahrain e Australia avevano messo il ferrarista nelle migliori condizioni possibili per affrontare le sfide successive, ma sul più bello sono arrivati i primi problemi tecnici anche sulla wing car italiana, oltre ad errori evitabili della squadra. Frustrato e deluso per quanto è accaduto in Spagna e nella sua Monaco, CL16 è chiamato ad una prova di alto profilo in Azerbaijan, nonostante le previsioni dei detrattori.
Sia per Verstappen che per Leclerc la corsa di Baku rappresenta un tabù. Lo scorso anno ha trionfato Sergio Perez, compagno di squadra dell’olandese della Red Bull Racing, a sorpresa quando la vittoria sembrava, saldamente, nelle mani del figlio d’arte di Jos. Una foratura nelle ultime battute aveva privato Max di allungare in classifica piloti su Lewis Hamilton. Nel 2021 si è tutto, completamente, rovesciato con una Mercedes che ha fatto due passi indietro e una Ferrari che è tornata in lizza per la vittoria.
Ferrari in difficoltà, Verstappen gongola
Nella primissime uscite del campionato 2022 l’olandese, a causa dei ritiri, era sprofondato in classifica al sesto posto, alle spalle persino di Lewis Hamilton. Il #33 oggi numero 1 era arrivato a dichiarare di non pensare neanche più alla lotta per la corona iridata perché la sua RB18 non era in grado di finire le corse. Nel giro di poche settimane, il team austriaco, a suon di sviluppi, è tornato a comandare in entrambe le graduatorie, dimostrando una resilienza straordinaria. Red Bull, intanto, mette paura alla Ferrari: ecco il loro piano per Baku.
Max Verstappen ha vinto quattro gare contro le due di Charles Leclerc, prendendosi la leadership della graduatoria piloti con nove punti di vantaggio sul monegasco e quindici sul teammate messicano. La Red Bull Racing, invece, nella graduatoria dei team presenta trentasei punti in più della Scuderia Ferrari e ben 101 sulla Mercedes. L’olandese, al momento, ha anche un vantaggio rispetto ai piloti del Cavallino rampante e della Stella a tre punte, avendo utilizzato per il momento solo uno scarico nuovo, mentre il compagno di squadra Sergio Perez ha già ricevuto un secondo MGU-H dalla Red Bull.
Entrambi i piloti di Ferrari e Mercedes hanno sfruttato alcune parti in più, mettendo il campione del mondo in carica in una condizione di vantaggio per il futuro. In conferenza stampa, al termine del weekend di Barcellona, Binotto annunciò: “Tre power unit son sicuramente troppo poche. Per gestire correttamente la stagione, Mercedes l’anno scorso ha dimostrato di dover arrivare a sei. È vero che noi ne avevamo usate tre nel 2021, ma facevamo anche un campionato a parte. Non sarebbe sorprendente se noi arrivassimo a quattro, quando poi altri l’anno scorso sono arrivati a sei lottando per un Mondiale. Tre è una soglia dalla quale poi si pagano delle penalità in griglia, ma non è detto che non sia gestibile”.
Mattia Binotto ha già anticipato che Leclerc e Sainz dovranno, sicuramente, scontare in futuro una penalità. La regola, poi, impone che se un pilota sostituisce un pezzo del motore per la prima volta, subisce una sanzione di 10 posizioni in griglia. Dalla seconda volta in poi, le posizioni scendono a 5. Se, infine, si va incontro a infrazioni con oltre 15 posizioni di penalità, il driver è costretto a partire dal fondo dello schieramento. Ciò vale per i seguenti sette componenti: Motore a combustione interna (ICE): max 3 pezzi, Turbocompressore (TC): max 3 pezzi, MGU-H: max 3 pezzi, MGU-K: max 3 pezzi, Energy Store (ES): max 2 pezzi, Elettronica di controllo (CE): max 2 pezzi e scarico (EX): max 8 pezzi.