Marko intrappola Gasly: la dichiarazione è una ferita per il francese

Con la conferma di Perez alla Red Bull si è chiusa l’ennesima porta per Gasly. Le parole aspre di Marko nei suoi confronti non lasciano dubbi.

Il matrimonio bis di Pierre Gasly con la Red Bull proprio non s’ha da fare. Malgrado le buone prestazioni e i segnali di fumo decisamente poco velati inviati dal driver di Rouen alla sua ex squadra, i vertici non vogliono sentire da quella parte. Come sappiamo, dopo il GP di Montecarlo è arrivato il comunicato ufficiale che annunciava il rinnovo della fiducia a Sergio Perez. Il che significa che, ancora una volta il transalpino si è trovato la strada sbarrata.

Pierre Gasly (Ansa Foto)
Pierre Gasly (Ansa Foto)

Nessun comeback per lui e neppure la chance di mostrare di essere cambiato, di aver imparato a reggere la pressione tipica di una big. Il 2019, o meglio parte di esso, rischia di essere l’ultimo ricordo con la tanto ambita tuta per il vincitore di Monza 2020.

La dirigenza Red Bull tranchant verso Gasly

A togliere ogni speranza ad un pilota che comunque possiede piede e concretezza, il super consulente degli energetici Helmut Marko il quale, nuovamente, ha ribadito che il destino del #10 sarà circoscritto all’Alpha Tauri.

Intrappolato alla vecchia Toro Rosso, se vorrà liberarsi il 26enne dovrà dunque spezzare il vincolo che lo lega da sempre al gruppo austriaco e andare altrove. Altrimenti dovrà accettare di stare in un limbo con pochi margini di crescita.

Prima della firma con Checo gli ho parlato e gli ho spiegato la situazione. Vedremo come andrà dopo il 2023“, ha asserito a Formel1.de, decisamente poco preoccupato da un’ipotetica fuga. “Potrebbe decidere di guardarsi in giro? Non credo ci siano alternative valide al momento per lui“, ha aggiunto pungente.

Quasi come fosse un contrappasso, una punizione, per il cacciatore di talenti, il francese dovrà quindi stare alla finestra in attesa dell’opportunità della vita, bruciando gioventù e abilità di guida, perché per quanto la AT03 sia discreta, non potrà mai ambire alla lotta per le prime posizione, a meno che in situazioni anomale di corsa.

A questo punto la sola opzione è fare un salto nel vuoto come Ricciardo con il passaggio prima in Renault poi in McLaren, ma pure qui la questione non è semplice. Al di là del fatto che Daniel si è autoinserito in un ginepraio, non va dimenticata la concorrenza emergente, talenti come Oscar Piastri che stanno bussando incessantemente al portone d’ingresso del Circus, con l’augurio che qualcuno risponda.

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