La F1 si prepara ad una rivoluzione: ecco cosa cambierà

Dal 2023 il calendario della F1 potrebbe essere piuttosto diverso da quello attuale. Ecco quali saranno le novità principali che incontreranno i piloti.

Dopo le lamentele da parte del personale impegnato a vario titolo nel Circus, la massima serie dell’automobilismo si prepara ad una modifica rilevante nella distribuzione delle gare. Nel recente passato se n’era spesso parlato e l’anno venturo dovrebbe diventare realtà. I GP saranno divisi per ragioni così da limitare le difficoltà logistiche.

F1 partenza (Ansa Foto)
F1 partenza (Ansa Foto)

La volontà reiterata di Liberty Media di stipare la stagione di appuntamenti, ha fatto sì che crescessero il numero degli eventi a distanza di una settimana. Un esempio è rappresentato dal prossmo round in programma, ovvero Baku, a cui farà seguito immediatamente Montreal, per una distanza totale di circa 9000 km.

Calendario di F1: cosa cambia nel 2023

Anche per rispettare l’ambiente e ridurre le emissioni di CO2, verrà introdotto un sistema diviso per continenti. Stando ad indiscrezioni diffuse da Racingnews365.nl, il prossimo campionato vedrà Canada, Florida e Texas uniti, in modo da ridurre al minimo gli spostamenti. Ciò significa che Austin non si svolgerà più ad ottobre, bensì a maggio. Diversamente il debuttante Nevada verrà accorpato a Messico e Brasile.

Con ogni probabilità verrà rimossa anche Imola dallo slot di aprile, per evitare l’inutile pig pong Medio Oriente – Europa – Oceania.

Una simile soluzione sarebbe positiva per tutti e renderebbe più sostenibile lo sport. Non va infatti dimenticato che la F1 si è posta l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2030 e che da un’analisi effettuata nel 2019 è emerso che il 45% delle emissioni prodotte dalla top class viene proprio dal trasporto del materiale, il 27% da quello delle persone e solo lo 0,7% deriva dalle corse.

Ad appoggiare questa strategia a raggruppamenti anche il team principal della Red Bull Christian Horner secondo cui, alcune scelte operate nel 2022 hanno comportato costi alti.

E se rimane incerto l’avvenire di tracciati come Monaco, Le Castellet, Città del Messico e la Germania, il boss Haas Gunther Steiner mette in luce un dettaglio da non trascurare. Il clima.

E’ fantastico interessarsi della sostenibilità e se riusciremo a raggiungerla sarà positivo, ma bisogna fare attenzione al meteo“, ha commentato analizzando cosa potrebbe accadere al Gilles Villeneuve. “Anticipare troppo la collocazione significa trovare freddo e ciò rende impossibile gareggiare. In ogni caso è un bene che la categoria stia lavorando su questo fronte. Speriamo in progressi per il futuro“, ha aggiunto il meranese.

Impostazioni privacy