La Red Bull gela Verstappen: arrivano parole pesantissime

Doccia fredda dopo il GP di Montecarlo. I vertici della scuderia austriaca hanno dato una brutta notizia al campione del mondo Verstappen.

Non sappiamo quanto certe dichiarazioni siano sentite o rilasciate ad hoc per non creare malanimi dalla parte di Perez. Sta di fatto che il responsabile della Red Bull Christian Horner dopo aver festeggiato il successo di Sergio nel Principato ha sostenuto davanti ai media che non ci saranno favoritismi nei confronti di Verstappen, ma che da qui a quando l’artmetica vorrà, l’olandese e il messicano correranno ad armi pari e con le medesime opportunità di giocarsi il titolo.

Max Verstappen (ANSA)
Max Verstappen (ANSA)

Il dirigente inglese ha ribadito un concetto caro ai costruttori, ovvero che ciò che conta è il titolo marche. E per arrivarci, si sa, occorre costanza nei risultati, pochi errori e possibilmente tante doppiette o almeno doppi podi.

Il campionato è lungo e ci saranno alti e bassi. Detto ciò dobbiamo essere felici di avere due piloti tanto aggressivi“, il suo commento ripreso da Marca.

La Red Bull avvisa Verstappen: non è il numero uno

Intanto nel corso della settimana è arrivata la conferma che il driver di Guadalajara difenderà i colori dell’equipe di Milton Keynes fino al 2024. Un annuncio inatteso che toglie il team austriaco dallo stress del mercato corridori e lo proietta verso un futuro di continuità e stabilità.

Checo sta facendo un ottimo lavoro e non è qualcosa di isolato. La prova è la pole position di Jeddah“, ha sostenuto entusiasta per una competitività complessiva che mancava da un bel po’. “Alla luce del valore della F1-75 e della sua velocità dovremo restare uniti per permettere ai nostri ragazzi di starle davanti.

Dal canto suo il fresco vincitore dell’appuntamento di Monaco pare non aver mai avuto dubbi sul proprio status paritario con l’iridato in carica. “Non c’è nemmeno bisogno di dirlo. E’ chiaro sia per me, sia per il mio box. In caso contrario non sarei qui“, ha argomentato bocciando qualunque ipotesi di contratto da secondo, da spalla del figlio d’arte che a sua volta fa finta di niente.

“Collaboriamo in armonia”, ha assicurato il #1, apparentemente tranquillo dopo il rinnovo del collega di garage e le esternazioni del boss.

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