Quanto ha pagato Red Bull nel 2004 per comprare il team di F1?

La Red Bull ha acquistato la Jaguar nel 2004, esordendo in F1 l’anno successivo. Ecco quanto ha pagato all’epoca per entrare.

La F1 è la categoria regina del motorsport, dove tutti sognano di correre. Questo discorso vale per i piloti così come per i team, e coloro che sono riusciti ad entrare nel Circus hanno tutti contribuito alla storia di questa disciplina. Tra le squadre più “recenti” c’è sicuramente la Red Bull, che pur esistendo da meno di un ventennio ha già vinto tantissimo.

Red Bull RB18 (ANSA)
Red Bull RB18 (ANSA)

L’avventura del team di Milton Keynes inizia nel 2005, con David Coulthard e Christian Klien come piloti ufficiali. Alla prima gara, in Gran Premio d’Australia, arrivano subito dei buoni punti, ed anche nel resto della stagione non mancano le soddisfazioni. Nel frattempo, il gran capo Dietrich Mateschitz acquista anche la Minardi, facendo nascere la Toro Rosso, un vero e proprio junior team di quello anglo-austriaco.

Il primo podio della Red Bull arriva al GP di Monaco del 2006 proprio con Coulthard, nell’anno in cui la compagine diretta da Christian Horner acquisisce le prestazioni di Adrian Newey, che diviene il direttore tecnico dopo le esperienze vincenti con McLaren e Williams.

Il geniale progettista britannico si concentra sulla monoposto del 2009, la prima basata su un regolamento del tutto nuovo, mentre la prima vittoria del gruppo arriva proprio dalla Toro Rosso, a Monza nel 2008 con Sebastian Vettel. Il tedesco passa al team di punta nel 2009, anno in cui i “bibitari” entrano di diritto tra le squadre di punta.

Seb vince quattro gare, lasciandone quattro al compagno di squadra Mark Webber. Il nativo di Heppenheim chiude secondo nel mondiale, così come la sua squadra, alle spalle soltanto della Brawn GP di Jenson Button, che verrà poi acquisita dalla rientrante Mercedes.

I tempi erano però ormai maturi per l’assalto al titolo, e dal 2010 in avanti si aprirà una catena di successi strepitosa. Nell’incredibile finale di Abu Dhabi, Vettel divenne campione del mondo, mentre la sua squadra lo fece con una gara d’anticipo tra i costruttori. Il tedesco ed il team di Milton Keynes dominarono la scena sino alla fine del 2013, quando l’avvento delle power unit turbo-ibride cambiò ogni scenario.

Red Bull, ecco per quanto comprò la Jaguar

Come detto, la Red Bull è entrata in F1 nel 2005, acquistando la Jaguar, squadra che a sua volta era approdata nel Circus nel 2000, al posto della Stewart. L’esperienza della Jaguar non fu positiva, e non arrivò nessuna pole position e neanche una vittoria nei suoi pochi anni di vita.

Il boss del colosso austriaco, Dietrich Mateschitz, aveva avuto una lunga storia nel Circus, avendo precedentemente posseduto una quota nel team svizzero Sauber e tentato di acquistare l’ormai defunto team Arrows. Mateschitz ha venduto la sua quota in Sauber per 22,6 milioni di sterline nel 2002, per poi cercare di acquistare la Arrows per richiamarla Red Bull America.

Tuttavia, questo tentativo andò a vuoto, ma la stessa cosa non avvenne con la Jaguar. L’accordo venne ufficializzato per la cifra simbolica di un dollaro, a patto che il magnate austriaco avesse salvato tutti i posti di lavoro dei membri della squadra e garantisse un investimento di 200 milioni di dollari.

Tutto andò a gonfie vele, vedendo i grandi risultati ottenuti dal team di Milton Keynes. Come detto, i grandi trionfi sono arrivati nell’epoca di Sebastian Vettel, ma la Red Bull sta ora tornando ai vertici. Max Verstappen ha conquistato in maniera rocambolesca il titolo del 2021, e da pochi giorni è di nuovo in testa al mondiale piloti.

La squadra di Christian Horner, dopo un grande avvio della Ferrari, è tornata la favorita per la conquista dell’iride 2022, e già da Monte-Carlo potremmo assistere al primo tentativo di fuga. Una bella avvenutra quella della bibita energetica più veloce del mondo, che punta ad entrare nella libro di storia di questa disciplina così ambita ed amata.

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