F1, Christian Horner infierisce sulla Ferrari: parole inaspettate

Il mondiale di F1 della nuova era ad effetto suolo ha stupito per i valori in campo delle scuderie. Christian Horner lo ha sottolineato. 

Dopo cinque gran premio è un testa a testa. Con ogni probabilità il titolo 2022 lo vinceranno o Ferrari o Red Bull. Troppa la superiorità della due vetture ed eccessivo è l’andamento ondivago della concorrenza per pensare di dare loro fastidio.

Christian Horner (Ansa Foto)
Christian Horner (Ansa Foto)

A colpire negativamente finora è stata perlopiù la Mercedes e in parte McLaren e Aston Martin, mentre al contrario meravigliato Haas e Alfa Romeo, risalite dal fondo griglia alla top 10.

Horner sorpreso dalla forma Red Bull

In mezzo a tutto questo il team principal della scuderia di Milton Keynes Christian Horner si è definito stupefatto dalla prova di forza del suo gruppo. Con tre successi in tasca ad opera di Max Verstappen e la seconda piazza nella generale costruttori con 151 punti contro i 157 della Rossa, il manager inglese sa di essere sulla buona strada, e ciò, nonostante fino ad Abu Dhabi, quindi allo scorso dicembre, il focus sia anche sulla vecchia RB16B che, come sappiamo, si stava contenendo la coppa più prestigiosa, almeno tra i piloti.

Avendo investito tante risorse sulla monoposto dell’anno scorso e alla luce del nuovo regolamento, ci siamo presi un bel rischio. Ma avevamo la chance di vincere nel 2021e ci abbiamo provato“, ha analizzato a GPblog.com.

A differenza del Cavallino che, compreso di non avere nulla da dire e chiedere alla passata stagione aveva optato per indirizzare ogni sforzo al progetto successivo, il lavoro in parallelo dell’equipe austriaca è stato nettamente più complesso. Anche per questo motivo, le attese erano altre. O perlomeno il dubbio che l’avvio fosse un po’ più stentato era presente in seno alla squadra.

Personalmente non mi aspettavo che avremo cominciato il campionato così competitivi“, ha asserito il marito di Ginger Spice.

Ed invece, la pista, ha riportato un verdetto favorevole agli austriaci, tanto che ad Imola è arrivata una doppietta clamorosa dopo un digiuno partito nel 2016, grazie altresì ad una prova solida e concreta di Sergio Perez, ad oggi, e parliamo soltanto di ciò che è accaduto da marzo, più affidabile di Carlos Sainz.

E’ merito di tutti i ragazzi che si sono dimostrati capaci di fare qualcosa di eccezionale in pochissimo tempo“,  ha concluso contento.

Solitamente molto aggressiva nello sviluppo, la Red Bull potrebbe rivelarsi una minaccia più che reale per Maranello, in barba ai commenti del boss Mattia Binotto, convinto che i rivali abbiano già consumato molto denaro per recuperare il gap sulla F1-75.

Impostazioni privacy