Il boss Ducati, stoccata alla Suzuki: ricorda il precedente

Claudio Domenicali, boss della Ducati, è tornato sull’addio di repentino della Suzuki alla MotoGP usando parole forti contro i rivali.

Claudio Domenicali, a.d. Ducati, parla all’indomani dell’importante vittoria di Pecco Bagnaia a Jerez de la Frontera. Un trionfo che ha riportato morale, fiducia e punti in classifica, con il pilota torinese che ritrova la via del podio dopo sei mesi dall’ultima volta a Valencia. A Borgo Panigale hanno trovato un nuovo punto di equilibro tra tradizione e innovazione, tra una GP21 che sembrava perfetta e una GP22 necessaria per correggere alcuni difetti.

a.d. Ducati Claudio Domenicali (foto Ansa)
Claudio Domenicali (foto Ansa)

A vincere è sempre il binomio tra moto e pilota, una Rossa che ha dovuto fare qualche passo indietro rispetto ai test invernali e un Pecco Bagnaia impeccabile, capace di pennellare le curve del circuito andaluso con assoluta perfezione e senza mai una sbavatura. E nonostante una spalla dolente dopo la caduta rimediata la settimana precedente nelle qualifiche di Portimao. “Pecco ha guidato con una fluidità che ci ha fatto subito capire che aveva ritrovato il feeling dello scorso anno. E’ andato avanti dall’inizio, è stato costante e non ha sbagliato una curva”.

Ducati e il futuro in MotoGP

Claudio Domenicali, ospite di Paolo Ianieri e Zoran Filicic nell’ultima puntata di ‘MotoG-Podcast sul sito de ‘La Gazzetta dello Sport’, sottolinea l’importanza di questa vittoria. Dopo aver vinto gli ultimi due titoli costruttori, l’azienda emiliana vuole riprovare a vincere il Mondiale piloti. “Ci sono ancora 33 punti da recuperare, ma la strada è chiara. Dopo aver visto la GP21 nelle ultime gare del 2021 la tentazione di non cambiare era forte. Ma sapevamo che c’erano dei difetti da correggere”.

Senza la nuova moto probabilmente non avrebbe vinto la Ducati, su una pista dove ha trionfato nella scorsa stagione solo perché Fabio Quartararo ha avuto un problema al braccio mentre era in testa alla gara. “Il lavoro sta iniziando a pagare”. E le difficoltà di inizio campionato serviranno per aiutare Bagnaia a maturare come persona e atleta. “Le difficoltà ci fortificano nella vita, sia lui che noi ora siamo più forti dell’anno scorso”.

Infine Claudio Domenicali ha commentato la notizia dell’uscita di Suzuki dal Motomondiale a fine anno, offrendo il punto di vista di un manager che differisce da quello di un semplice appassionato di corse. “Per alcune aziende, e Ducati è fra queste, le corse sono l’essenza stessa del marchio. Suzuki non è la prima volta, era già uscita e poi è rientrata… In questo momento la situazione economica internazionale è molto complessa, a 1500 chilometri da noi c’è una guerra che ha delle ripercussioni. Ogni azienda decide se questo investimento è ancora sensato o no. Credo che anche per i manager Suzuki non sia stata una decisione facile”.

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