Vettel lascia la F1? Sentite lui cosa rivela sul suo ritiro

Sebastian Vettel ha iniziato la sua sedicesima stagione in F1. L’Aston Martin fin qui si è dimostrata una delle peggiori monoposto della griglia. Cosa accadrà alla fine del 2022?

Sebastian Vettel ha colto i suoi primi punti stagionali in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna. Il nativo di Heppenheim ha conquistato l’ottava piazza, smuovendo la classifica dell’Aston Martin che era ancora ferma a zero punti prima della gara di Imola. Il tedesco si aspettava tantissimo dall’introduzione delle auto ad effetto suolo e non è rimasto molto soddisfatto. Seb ha polemizzato per la rinnovata presenza del DRS ed è rimasto deluso dalle performance della sua AMR22.

Sebastian Vettel (Ansa Foto)
Sebastian Vettel (Ansa Foto)

Se l’obiettivo era quello di rimescolare le carte, per ora l’unica squadra che è passata dalle stelle alle stalle è la Mercedes. Abituati sempre a vincere si sono trovati spiazzati dall’effetto porpoising e hanno fatto un passo indietro evidente anche sul piano motoristico. L’Aston Martin, così come tutti gli altri team motorizzati Mercedes, sono andati in difficoltà. La verdona è penultima in classifica costruttori, davanti al fanalino di coda Williams, con soli cinque punti.

Seb ha saltato due gare per Covid-19 e in Australia si è ritirato nelle prime battute, ma ha già compreso che con la AMR22 non potrà fare dei miracoli. Lo scorso anno si è giocato qualche piazzamento nobile, finendo anche sul podio in occasione del GP d’Azerbaigian, ma ora le cose sono persino peggiorate. Il tedesco ha detto addio alla Ferrari nel 2020, al termine di una stagione drammatica a causa dei problemi della SF1000. Le strade si sono divise a naturale scadenza del contratto e Binotto ha deciso di puntare su un profilo giovane come Carlos Sainz.

Seb si aspettava una terza fase di carriera di alto profilo, dopo i fasti dei tempi della Red Bull Racing e gli alti e bassi con la Scuderia di Maranello. La F1, come la vita, è questione di timing e il tedesco si è trovare nel momento sbagliato nel posto sbagliato nelle ultime annate. Ingolosito dai risultati della RP20, il quattro volte campione del mondo aveva puntato forte sul rilancio di un marchio storico come Aston Martin, grazie alla potenza di fuoco della famiglia Stroll.

Sebastian Vettel parla del suo futuro

Vettel rimane uno dei piloti più vincenti della storia della F1, ma al tempo stesso tra i più criticati. Il tedesco era arrivato in Italia con i migliori propositi, sperando di emulare, al volante della Ferrari, il suo idolo Michael Schumacher. Quest’ultimo era stato il mentore di Seb. A Maranello Vettel è stato amato, ma non è riuscito nell’impresa di riportare il titolo in Italia. Non ha mai avuto un’auto dominante come la Mercedes. Nel 2017 e nel 2018 ha disputato le sue migliori annate in rosso, senza però lottare fino alla fine per la conquista del mondiale.

In Aston Martin sperava di trovare un ambiente ambizioso, ma per ora il ritorno del prestigioso marchio inglese in F1 si è rivelato un totale fallimento. Il progetto sbagliato ha reso difficile la vita anche al figlio del capo, Lance Stroll. Lo scorso anno Seb ha chiuso con un bottino di soli 43 punti e le cose non sembrano promettere un risultato migliore al termine di quest’anno. Sia Lance Stroll che il sostituto di Sebastian Vettel, Nico Hulkenberg, non hanno raccolto punti nei primi tre GP.

Ad Imola sono arrivati i primi punticini, ma Seb starebbe pensando seriamente al suo futuro. Sogna un’auto all’altezza del suo talento ma si sta trovando in un incubo. “Ho trascorso circa 15 anni fantastici guardando indietro, ed ero in grado di vincere campionati, vincere molte gare, lottare per le posizioni, ottenere molti podi e ovviamente il gusto era eccezionale – ha riportato Vettel a The Race – non è un segreto che se non sei nella posizione di essere lì [in lotta per le posizioni nobili], è un gusto diverso. Devi trovare un tipo diverso di motivazione”.

Seb non può essere in lotta per il titolo mondiale nel 2022. Il suo contratto scadrà al termine della stagione e per ora pensa solo al presente. “Questo è in definitiva l’obiettivo, vincere e lottare per podi e vittorie, da cui attualmente siamo lontani. Ma c’è molto lavoro da fare, quindi è anche molto eccitante sapere dove siamo ora e fare i piccoli passi e definire il percorso per il futuro”. Seb è focalizzato sul suo futuro personale, se avesse l’auto giusta potrebbe ancora dire la sua, ma è improbabile che l’Aston Martin si trasformi magicamente in un’auto competitiva per podi e vittorie. Il progetto AMR22 è un fallimento epocale, e Seb sta soppesando tutti i fattori, tra cui la sua vita privata, per prendere la decisione finale al termine del 2022.

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