Suzuki lascia il vuoto in MotoGP: ecco chi potrebbe sostituirla

Chi prenderà il posto della Suzuki nella stagione MotoGP 2023? Diverse le ipotesi sul tavolo della Dorna.

Suzuki lascerà il campionato del mondo a fine anno e anche Dorna ha preso posizione sulla decisione del costruttore giapponese. Servirà un accordo consensuale per la scissione anticipata, visto che c’era un accordo fino al 2026, ma gli organizzatori chiariscono: “Dorna continua a ricevere interesse da un gran numero di squadre ufficiali e team indipendenti per entrare in MotoGP”. Quindi non è da escludere nessuna ipotesi, compresa quella di un team satellite sostitutivo.

Alex Rins (foto Ansa)
Alex Rins (foto Ansa)

Ovviamente la priorità di Carmelo Ezpeleta sarebbe avere sei costruttori e sei team satelliti, ma non sempre le ciambelle riescono con il buco. I due posti che restano vacanti dovrebbero essere riservati ad un costruttore e ci si chiede chi possa entrare sulla griglia della classe regina nel 2023. Da escludere l’impegno di BMW e Kawasaki, che preferiscono investire sul Mondiale Superbike e si sono detti da sempre poco interessati alla MotoGP. Secondo Speedweek.com in cima alla lista della Dorna ci sarebbe il marchio GASGAS, che è stato acquistato tre anni fa da Pierer Mobility AG.

Corsa per le due selle in MotoGP lasciate vuote da Suzuki

Il marchio originariamente spagnolo ha vinto la Dakar nel 2022, nonché gare nel Campionato del Mondo di Motocross e nel campionato Moto3, oltre che nel campionato statunitense di Supercross. Ampia anche la lista di piloti a disposizione del brand austriaco, da Pedro Acosta a Jake Dixon, da Jaume Masia a Izan Guevara e molti altri. Da tempo la Casa di Mattighofen penso ad un terzo team impegno in MotoGP e in questo GASGAS potrebbe girare con moto molto simili alla KTM RC16.

Pit Beierer ha più volte avanzato questa ipotesi, anche se ha sempre rimandato la scelta finale ad un futuro mai definitivo. E con l’addio di Suzuki potrebbe essere arrivato il momento giusto. Ovviamente un progetto del genere richiederebbe tempo e non sarebbe possibile da realizzare prima del 2024. E’ pur vero che Aprilia adesso resta l’unico marchio senza squadra satellite e Doprna potrebbe decidere di colmare questo vuoto. Anche nel caso che la squadra di Razlan Razali decidesse di passare con la Casa di Noale, resterebbe la Yamaha senza squadra indipendente.

Ducati al momento ha una squadra factory e tre satelliti, la bilancia potrebbe ritrovare un certo equilibrio qualora una delle sue squadre andasse altrove. Ma alla finestra c’è anche il team Leopard, che più volte ha espresso l’intenzione chiara di voler approdare nella massima serie del Motomondiale e sicuramente questa potrebbe essere l’occasione che aspettavano da almeno un anno.

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