Pedrosa a lezione da Valentino Rossi: sentite cosa gli ha consigliato

Durante il primo weekend di aprile, Pedrosa ha condiviso la pista con Valentino Rossi, anche se impegnati in due campionati diversi. Ecco cosa si sono detti.

Smessi i panni del pilota di moto, Dani Pedrosa ha seguito l’esempio di Valentino Rossi e si è dato alle quattro ruote. Il pilota spagnolo, che nella sua carriera si è visto sempre sfuggire, per un motivo o per un altro, il titolo nella MotoGP, ora vuole riprovarci con le auto. Infatti partecipa al Lamborghini Super Trofeo Europe con una Huracan del team FFF Racing. Si tratta di un campionato europeo di sole tre gare, di cui la prima andata in scena a inizio aprile a Imola, e che continuerà a luglio a Misano e a novembre in Portogallo, sul circuito dell’Algarve. Il tutto però mantenendo il proprio impegno come tester per KTM.

Dani Pedrosa (foto Ansa)
Dani Pedrosa (foto Ansa)

All’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove si corre questo weekend con la F1, il debutto di Dani Pedrosa sulle quattro ruote è coinciso con quello di Valentino Rossi al Fanatec GT World Challenge Europe. Per il pilota di Tavullia però un esordio da dimenticare a causa di un errore al suo ingresso ai box che ha relegato la sua squadra al 17° posto finale.

Pedrosa e i consigli di Valentino Rossi

Tra i due c’è reciproco rispetto, anche se Pedrosa ultimamente non ha risparmiato qualche frecciatina all’ex rivale in MotoGP. E se su due ruote non c’era nulla da insegnare all’iberico, invece sulle quattro sì. Anche perché Valentino Rossi vanta un’esperienza maggiore maturata in contemporanea con gli anni nel Motomondiale. Il numero 46 infatti, oltre alle gare nei rally, più volte si è cimentato con il mondo delle GT e sa cosa vuol dire guidare quelle auto.

Proprio a Imola i due hanno avuto modo di incrociarsi diverse volte nel paddock. E Pedrosa ha svelato ad Autosport il tenore delle loro chiacchierate: “E’ stato un caso che il mio box fosse accanto al suo. Durante una delle prove libere ci siamo incontrati e abbiamo parlato per un paio di minuti di come era stava andando la nostra esperienza e mi ha spiegato come dovrei mantenere la linea“.

Infatti una delle differenze maggiori tra il pilotare una moto e un’auto sono nelle staccate e nel modo di condurre il mezzo in curva. E Il Dottore, da questo punto di vista, ha potuto dare una discreta mano al collega. “In MotoGP siamo abituati a percorrere un’unica linea che è la più veloce perché ha più gomma – ha spiegato Pedrosa -. Ma appena usciamo da lì ed entriamo nella zona sporca, soffriamo molto di più. Ma con le macchine la prendi più facilmente quella gomma che è fuori traiettoria. Gli ho parlato del momento in cui devi allontanati perché arrivano piloti più veloci e prendi quella gomma e le gomme vibrano e non riesco a riprendere aderenza. È qualcosa che abbiamo sperimentato entrambi”.

Di sicuro sarebbe bello rivederli in pista, così come Jorge Lorenzo, l’altro che si sta cimentando con le quattro ruote, insieme nello stesso campionato. Ma almeno per quest’anno andrà diversamente. Anche perché per Pedrosa l’obiettivo principale è quello di far crescere la KTM in MotoGP con i test: “Ovviamente la mia priorità ora è KTM e questo è il mio calendario – ha affermato Pedrosa -. Devo aspettare per vedere come me la caverò nelle altre due gare che mi restano e vedere come si svilupperà in futuro. In una situazione ideale, se potrò migliorare la mia velocità e fare di più, allora sarebbe interessante fare almeno una stagione e vedere come va, ma devo vedere se il calendario coincide o meno”.

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