Ferrari, s’insegue un record storico ad Imola: il primato può crollare

La Ferrari va a caccia dell’ennesima vittoria sul tracciato di Imola, dove l’obiettivo è quello di superare una rivale per successi assoluti.

Una Ferrari d’attacco. Questo è quello che si aspettano i tifosi ad Imola, soprattutto dopo le strabilianti prestazioni che abbiamo potuto ammirare in quel di Melbourne, dove il Cavallino ha aperto un solco nel mondiale. Charles Leclerc è volato a +34 sulla Mercedes di George Russell, una garanzia importante.

Ferrari F1-75 (LaPresse)
Ferrari F1-75 (LaPresse)

Questo significa che, in caso malaugurato di ritiro o di arrivo fuori dalla zona punti, il monegasco andrebbe comunque verso Miami da leader del campionato. Alzi la mano chi se lo sarebbe aspettato, soprattutto con questa facilità. Il dominio di Melbourne ha fatto riflettere molto la concorrenza, rimasta spiazzata di fronte al passo messo in mostra dalla F1-75 del monegasco.

Ad Imola si attende anche la reazione di Carlos Sainz, quinto lo scorso anno dietro al compagno di squadra dopo una splendida rimonta in condizioni di bagnato. Lo spagnolo sa di aver bisogno di un grande risultato, anche in chiave del rinnovo. Stando alle indiscrezioni, tra il pilota madrileno e la Ferrari ci sarebbero dei piccoli diverbi sulla durata del nuovo contratto.

Il figlio del due volte campione del mondo rally vuole un prolungamento biennale, pareggiando così la scadenza di Leclerc fissandola per la fine del 2024. Il Cavallino, sempre in base alle voci di paddock, vorrebbe concedere a Sainz un rinnovo annuale, con opzione per il secondo anno in base alle sue prestazioni.

Questo potrebbe essere il motivo del ritardo sul rinnovo, che sarebbe dovuto arrivare addirittura prima di Imola. Se tutto venisse sistemato in questi giorni, l’annuncio potrebbe comunque essere effettuato, ma è più facile che vada a scalare verso le prossime settimane prima di Miami.

Leclerc, come detto, è già stato blindato sino al 2024, dopo un contratto quinquennale firmato nel dicembre del 2019. La Scuderia modenese, non è un mistero, ha puntato tutto sul fenomeno monegasco, che in Australia ha vinto la sua quarta gara in carriera. Carlitos, invece, insegue ancora la prima affermazione.

Ferrari, obiettivo sorpasso sulla Williams ad Imola

Al contrario di quanto si possa pensare, la Ferrari non è sola al comando della classifica delle vittorie per costruttori ad Imola. La Rossa si è imposta per otto volte sul tracciato che porta il nome del suo fondatore, ma condivide questo primato con la Williams, padrona da queste parti prima degli anni Duemila.

Sia il Cavallino che il team britannico hanno ottenuto i loro successi quando la gara si correva sotto il nome del Gran Premio di San Marino, ovvero fino al 2006. La Williams ha ottenuto il primo successo in Emilia-Romagna nel 1987 con Nigel Mansell, che si è ripetuto anche nel 1992.

Nel 1990 è stato Riccardo Patrese ad imporsi, mentre nel 1993 è toccato ad Alain Prost e nel 1995 e nel 1996 a Damon Hill. L’ultimo successo della squadra di Sir Frank è arrivato nel lontano 2001, nel giorno della prima vittoria in carriera di Ralf Schumacher, all’epoca della motorizzazione BMW.

La prima affermazione della Ferrari è datata 1982, nel giorno della famosa rottura tra Didier Pironi e Gilles Villeneuve, che venne battuto proprio dal compagno di squadra. L’anno dopo fu Patrick Tambay a portare in alto la Rossa, che entrò poi in un digiuno spezzato soltanto da Michael Schumacher nel 1999.

Gli ultimi anni del GP di San Marino sono stati cannibalizzati dal tedesco del Cavallino, vincente anche nel 2000, nel 2002, nel 2003, nel 2004 e nel 2006. Gli unici a batterlo sono stati il fratello Ralf nel 2001 e Fernando Alonso nel 2005, uscito vincente da un duello spettacolare proprio contro il Kaiser di Kerpen.

La F1-75 avrà il compito di imporsi per la prima volta nel GP dell’Emilia Romagna, per cercare di condurre la Scuderia modenese al nono successo sul tracciato di Imola. Le carte in regola per farcela ci sono tutte, ma è bene non abbassare la guardia di fronte a degli avversari molto competitivi.

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