F1, Sergio Perez non è soddisfatto: ecco di cosa si è pentito

Il pilota della Red Bull Racing, Sergio Perez, ha siglato il terzo tempo nelle qualifiche del Gran Premio d’Australia. Il messicano promette battaglia.

Il driver della Red Bull Racing ha dimostrato di riuscire a tenere testa con i rivali alla corona iridata. Sergio ha chiuso a meno di un decimo dal suo compagno di squadra Max Verstappen. Quest’ultimo partirà dalla prima fila al fianco di Charles Leclerc. Perez ha preceduto Lando Norris e Lewis Hamilton. Il messicano ha ancora il piede caldo, dopo il super giro in Arabia Saudita. Stavolta spera in una gara più fortunata rispetto a due settimane fa.

Sergio Perez (Ansa Foto)
Sergio Perez (Ansa Foto)

In questa stagione la Red Bull Racing si è dimostrata l’unico antagonista della Scuderia Ferrari. I due team sono riusciti a progettare due auto splendide con pochi punti deboli. Red Bull e Ferrari hanno interpretato meglio di tutti le nuove norme del regolamento tecnico. I primi due Gran Premi hanno certificato una supremazia schiacciante di RB e Ferrari.

Va ricordato che la Red Bull Racing ha chiuso anche la scorsa stagione al top, perdendo nel finale di Abu Dhabi la possibilità di detronizzare la Mercedes. In classifica costruttori sono arrivati a meno di 30 punti dal team teutonico. Per questo motivo Sergio Perez è stato confermato. La stabilità sta dando buoni risultati alla squadra di Milton Keynes dopo anni di cambi di sedile.

L’esperienza di Sergio Perez sta facendo la differenza, rispetto alle precedenti esperienze di Gasly e Albon. Il pilota messicano garantisce sempre un buon bottino di punti ed è pronto ad approfittare delle chance che gli si presentano quando Max Verstappen incappa nelle rare giornate no. E’ uno straordinario team player e ha compattato il gruppo. Al suo secondo anno nel team vorrebbe fare la differenza per aiutare la squadra a conquistare il titolo costruttori.

Il “giallo” di Sergio Perez

Sergio Perez è in ansia per una indagine dei commissari. Nel corso del Q2 il messicano non avrebbe rispettato il regime di bandiere gialle nel T3. L’investigazione è ancora in corso ed è una situazione complicata per il pilota. In quel settore i driver non hanno il tempo di rendersi conto della situazione e rallentare in una frazione di secondo. Potrebbe incappare in tre posizioni di penalità sulla griglia di partenza ed eventualmente partire in sesta posizione.

Seguiremo la delicata vicenda in caso di penalità, ma tutto lascia presagire che non avrà retrocessioni. Fin qui il messicano è l’unico che ha battuto in qualifica Charles Leclerc. Il pilota della Red Bull Racing ha preceduto in Arabia Saudita il monegasco di 25 millesimi, ma in Australia si è dovuto accontentare della terza posizione, alle spalle anche del suo compagno di squadra. Perez non ha sfruttato al massimo il tentativo finale in Q3, ma le preoccupazioni del nativo di Guadalajara sono ben altre.

Il pilota della Red Bull Racing ha dichiarato: “In Q1 e Q2 stavamo andando bene, sappiamo che dopo la bandiera rossa è sempre difficile proseguire di slancio. Mi pento un pochino della strategia che abbiamo scelto per le gomme nel Q3, però il terzo posto comunque è una solida posizione di partenza per domani, è positivo anche per la motivazione”. A tal proposito il messicano, in Arabia Saudita, è partito in pole ma poi la gara è stata sfortunata e ha chiuso giù dal podio, mentre domani partirà terzo, salvo penalità, e ha le carte in regola per salirci sul podio.

Speriamo sarà una bella gara e innanzitutto spero di poter rendere contenti gli australiani perché oggi hanno riempito gli spalti, già il sabato e speriamo domani di poter regalare loro una bella gara”, ha concluso Sergio Perez.

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