Lancia Thema, la rinascita di un mito: ecco come potrebbe essere (VIDEO)

Un nuovo modello di Lancia Thema potrebbe essere perfetto per un necessario allargamento della gamma. Ecco come potrebbe essere una versione moderna della Thema.

La Lancia Thema è una vettura storica della casa automobilistica italiana, oggi facente parte del Gruppo Stellantis. La vettura restò sul mercato tra il 1984 e il 1994 e rappresentò l’ammiraglia della ricca gamma Lancia dell’epoca. In occasione del salone dell’automobile di Torino fu svelata al pubblico, nel novembre del 1984, e fu accolta in modo positivo dal pubblico.

Lancia Logo (Adobe Stock)
Lancia Logo (Adobe Stock)

L’abitabilità era ottima con molto spazio per i passeggeri e la qualità delle finiture era eccellente. La Lancia Thema aveva in comune con l’Alfa Romeo 164 una serie di caratteristiche e componenti, come ad esempio le lamiere delle portiere. L’auto presentò delle novità tecniche molto rilevanti per l’epoca come una speciale saldatura. La particolare lavorazione delle lamiere fu in grado di generare una struttura delle portiere più avvolgente per una migliore qualità anche stilistica. A quel tempo, in merito all’abitacolo, era straordinario avere sedili anteriori e posteriori regolabili e riscaldabili elettricamente, oltre a telefono veicolare, poggia braccio nonché sospensioni a smorzamento controllato Auto/Sport, oltre a due tipi di impianti di climatizzazione automatici.

Il boom della Lancia Thema

L’auto ebbe un grande successo di pubblico nel nostro Paese, diventando uno status symbol per molti italiani per un decennio. Nella versione tradizionale o in quella Station Wagon gli italiani apprezzarono il comfort e la dotazione dei motori a iniezione elettronica, aspirati e sovralimentati. All’epoca quando uscì la Thema Turbodiesel era l’auto a gasolio più veloce al mondo. I motori della Lancia prima serie erano diversi, a partire dal 1.2 litri 8 valvole a iniezione da 120 cavalli di derivazione del 1.6 litri. La vettura andava forte, ma con il 2.0 in versione sovralimentata, che erogava ben 165 cavalli, la Thema era una scheggia con una accelerazione da 0 a 100 km/h in 7.2 secondi.

L’auto spingeva veramente forte e la turbo raggiungeva la velocità massima di 218 km/h. Inoltre, il 2.4 turbodiesel era il giusto compromesso tra performance e consumi. La seconda serie della Lancia Thema, invece, fu prodotta dal 1988 al 1992 e presentava una serie di innovazioni importanti circa la linea e i motori. La terza serie della Thema rappresentò l’ultimo restyling della vettura e fu prodotta tra il ‘92 e il ’94, numerosi gli allestimenti proposti per ingolosire sempre più clienti. Chi aveva apprezzato le precedenti versioni, ebbe l’occasione di passare a motori aggiornati alle normative antinquinamento europee (Euro 1).

Una nuova Thema

Per la Lancia è stato un modello fondamentale perché si mise in concorrenza con agguerriti marchi stranieri che proponevano auto di alto livello, molto vendute e apprezzate a livello internazionale. La scommessa fu vinta e divenne, nel segmento delle berline, l’auto di rappresentanza utilizzate da politici e dirigenti. Il rilancio di un nuovo modello di Thema, in chiave moderna, è stato oggetto di rumor in passato. Reinterpretato ed elaborato graficamente dal designer e architetto Tommaso D’Amico il render è meraviglioso. Quest’ultimo ha lanciato un concept che mette in risalto le linee storiche della vettura che ha rappresentato uno spaccato dell’automotive italiano. Rinnovata nelle linee, il modello render presenta tecnologie e materiali all’avanguardia anche per quanto concerne l’abitacolo. Date una occhiata anche ad una nuova A112.

D’amico mette in risalto, con una ricostruzione impeccabile, gli strumenti della plancia e le tecnologie di ultima generazione. Nella mente del designer è previsto un motore 2.0 turbo benzina da ben 250 cavalli con cambio automatico e cerchi da 19 pollici. Rispetto a quelli del vecchio modello sarebbe un bel upgrade. Le ruote da 14 pollici rappresentavano un vero punto debole, essendo troppo piccole in proporzione alla carrozzeria. Le linee moderne concepite da Tommaso D’Amico sono classiche ed eleganti e i colori accesi di oggi valorizzerebbero ulteriormente il design dell’auto. Per il marchio italiano sarebbe interessante, magari, proporla anche con una motorizzazione ibrida o full electric per restare al passo con i tempi e le normative europee del futuro.

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