F1, la gioia di Stefano Domenicali: parole al miele per la Ferrari

Il CEO della F1, Stefano Domenicali, ha elogiato il lavoro della Rossa dopo il successo in Bahrain. Un traguardo importante anche per l’intera F1.

La Formula 1 è entrata in una nuova era e dopo il primo Gran Premio della stagione si può dire che la prova è superata a pieni voti. Il circus ha regalato spettacolo in Bahrain con lotte al cardiopalma tra costruttori che negli ultimi anni erano costretti a mangiare la polvere di Mercedes e Red Bull Racing. Le auto ad effetto suolo sono risultate tutte diverse, nonostante le preoccupazioni iniziali. Si temeva una F1 standardizzata e, invece, i tecnici delle varie squadre hanno elaborato filosofie opposte.

Stefano Domenicali (Ansa Foto)
Stefano Domenicali (Ansa Foto)

Le auto sono un concentrato di tecnologia estrema. Le Power Unit, congelate sino al 2025, spingono in modo poderoso ed è sembrato evidente che le vetture riuscissero a rimanere in scia senza gli annosi problemi di aria sporca che condizionavano i sorpassi nella passata stagione. Il DRS continua a fare una clamorosa differenza nei testa a testa, ma emerge la qualità del pilota in modo avvincente. Così si spiega anche il “miracolo” di Haas e Alfa Romeo Racing che hanno messo in mostra un ottimo passo.

La Ferrari e i motorizzati Ferrari hanno fatto la voce grossa, mentre la Red Bull Racing ha palesato limiti di affidabilità. Il progetto della RB18 sembra indovinato, seppur con una filosofia molto diversa rispetto alla F1-75, ma i guai tecnici hanno acceso un campanello d’allarme a Milton Keynes. La Mercedes non ha avuto problemi di affidabilità, ma è sembrata indietro sia sul piano telaistico che motoristico. La W13 è instabile, soffre il saltellamento sui rettilinei e usura le gomme più dei competitor.

Domenicali e la nuova era della F1

La classifica ha mostrato una superiorità evidente dei team equipaggiati dal nuovo propulsore della Ferrari. Ad eccezione di Mick Schumacher, unico pilota non a punti dei motorizzati Ferrari, cinque driver dei primi dieci viaggiavano sul Superfast di Maranello. Oltre al vincitore della Ferrari Charles Leclerc e al compagno di team Carlos Sainz, anche Valtteri Bottas e Zhou Guanyu sull’Alfa Romeo hanno ben figurato. Kevin Magnussen ha addirittura strappato la quinta posizione. Presenti anche Lewis Hamilton e George Russell sulla Mercedes, rispettivamente terzo e quarto. In zona punti anche Alonso e Ocon sull’Alpine e l’unico superstite motorizzato Honda, Tsunoda sull’AlphaTauri.

Nelle prime dieci posizioni vi sono tutti i motori della griglia della Formula 1. Un successo sancito dalle parole di Stefano Domenicali. Il CEO della categoria regina del Motorsport, ai microfoni di Sky, ha dichiarato: “La nuova F1 riporta al centro la sfida tecnologica. Mi ricordo che l’anno passato le persone parlavano di una F1 che si sarebbe appiattita con delle vetture tutte uguali, invece non è stato così. Bisogna sempre attendere i risultati. Io sono in F1 dal 1991 e non c’è mai stata una diversità così grande tra le auto, da un punto di vista tecnico e tecnologico. Questo avrà effetto anche sulla competitività del campionato”.

L’italiano ha anticipato che ci saranno auto più veloci in alcune piste ed altre più veloci in altre. Sarà una stagione vibrante con tante variabili, a partire dalle gomme. Nella prima gara le nuove mescole Pirelli da 18 pollici hanno avuto un impatto importante nelle strategie. Si è tornati a Gran Premi con tante soste ed imprevisti, e siamo solo all’inizio. “La settimana prossima ci sarà un’altra gara – ha continuato Stefano Domenicali – poi c’è Melbourne e quindi Imola. Io sono convinto che troveremo le curve Tosa e Rivazza piene come ai bei tempi. La soddisfazione per i nuovi regolamenti sta nel vedere una gara bella, intensa e interessante per tutti”.

Il CEO della F1, infine, ha elogiato la Rossa per il lavoro svolto durante l’inverno. “Vedere la Ferrari così competitiva è un segnale straordinario. Con prudenza lo dico, ma sono molto contento. Sicuramente mi ha fatto piacere per Mattia, per i piloti e per tutti quelli che lavorano a Maranello. Vedere la squadra così unita e forte è speciale per chi lo ha vissuto, ma sicuramente anche per il campionato. Per me è molto bello vedere le macchine così vicine, con tantissimi sorpassi. C’è stata un’intensità che era tanto tempo che non vedevamo, non solo tra le auto davanti ma anche tra quelle nelle retrovie. Non ho contato i sorpassi, ma sono stati davvero tanti. Mi fa piacere perché tante volte siamo bravi a celebrare i tecnici stranieri e invece questa volta, dietro al progetto Ferrari c’è molta italianità. Ingegneri che tengono alta la bandiera dell’Italia”, ha concluso Domenicali.

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