Perché il metano è aumentato? Ecco cosa è successo, la cifra è assurda

Negli ultimi mesi, si è registrato un netto incremento del prezzo del metano per auto. Cerchiamo di scoprirne i motivi.

Il metano per auto ha conosciuto un netto incremento nelle ultime settimane, e la crisi tra Russia ed Ucraina non ha fatto altro che far precipitare la situazione. Come sappiamo, il mondo sta vivendo una tremenda crisi umanitaria dopo l’invasione delle truppe di Vladimir Putin al paese limitrofo, creando una situazione di instabilità che si appresta a durare a lungo.

Metano (AdobeStock)
Metano (AdobeStock)

Gli automobilisti stanno affrontando un momento molto delicato, soprattutto coloro che sono costretti a frequenti spostamenti per motivi lavorativi o che comunque si ritrovano spesso a fare i conti con la necessità di dover riempire il serbatoio. Per questa categoria, l’inizio del 2022 è stato terribile.

Secondo le ultime stime, il prezzo della benzinia modalità self si attesta attorno a 1,880 euro/litro, quello del diesel self è a 1,754 euro/litro (ieri 1,753) con le compagnie posizionate tra 1,752 e 1,761 euro/litro. Passando alla questione metano auto risulta in saliscendi e si posiziona tra 1,755 e 1,865, ma con un progressivo aumento che dura ormai da diverse settimane e in alcuni casi sfonda il muro dei 2 euro arrivando anche a 2,5.

I costruttori, a cavallo tra i due secoli, hanno iniziato a puntare l’attenzione sul metano come carburante mettendo nei loro listini alcune vetture già predisposte in fabbrica con tale tipo di alimentazione, in particolare BMW e Volvo. Anche la Fiat sposò questa tendenza, immettendo sul mercato la Fiat Marea 1.6 BiPower, prima auto italiana con alimentazione a metano nativa di serie, che era dotata di un impianto sequenziale fasato Metatron.

La casa torinese ha puntato molto su questa tecnologia anche negli successivi, con la commercializzazione di vari modelli quali: la Punto Classic Natural Power, la Grande Punto Natural Power, la Punto Evo Natural Power, il Doblò Natural Power, la Panda Classic Natural Power, la Punto 2012 Natural Power, la Panda Natural Power ed il Qubo Natural Power.

Metano, ecco i motivi dell’aumento dei prezzi

Il metano, come vi abbiamo anticipato, sfiora ormai quasi due euro al chilo, una cifra folle rispetto a quanto accadeva in un futuro non troppo lontano. Oltre alla crisi russa, ci sono altri motivi che risiedono attorno a questa impennata dei costi, che vanno ricercati in vari ambiti. Secondo il sito web “consumatori.it“, gli aspetti principali sono diversi.

L’aumento si deve infatti, alla crescita esponenziale che, ormai da più di un anno, caratterizza il mercato del gas metano, dettati da varie motivazioni geopolitiche: un inverno molto lungo ha infatti portato all’esaurimento degli stoccaggi situati in Europa, ma anche per la grande ripresa produttiva avvenuta in Asia, con Paesi come la Cina e l’India che hanno ricominciato ad importare  enormi quantità di gas dai Paesi produttori a prezzi molto elevati.

L’America si è ritrovata ad essere letteralmente surclassata dalla produzione che avviene nei paesi asiatici, ormai veri leader nella realizzazione del gas naturale. Come già detto, la Russia ha tagliato tutte le forniture di metano, e si trattava del principale fornitore di gas sia per l’Europa che per la stessa Italia.

Gli aumenti si registrano in questo particolare periodo perché lo scorso primo ottobre è iniziato il cosiddetto Anno Termico. In quel giorno sono stati firmati i contratti di fornitura e che in genere non durano meno di un anno intero. Di colpo, gli aumenti che ci sono stati negli scorsi mesi si sono scaricati direttamente sulle rifornimenti con rincari record. La cosa preoccupante è la quantità degli aumenti, che ammontano attorno al 400% in più rispetto allo scorso anno.

Oltre a questo va considerato un altro aspetto: il rifornimento di metano non può essere effettuato ovunque, ma soltanto in distributori presenti in zone precise. Tanto per fare un esempio, in Italia ci sono circa 20 mila stazioni di servizio dove rifornirsi con benzina e gasolio, contro i soli 1.500 di gas naturale. Considerando tale aspetto, risulta molto più facile speculare sul prezzo.

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