Mercedes mette le mani avanti? I problemi della F1 2022

Hywel Thomas della Mercedes espone un cambiamento da non sottovalutare nell’era F1 che si sta aprendo.

Il nuovo regolamento tecnico della Formula 1 ha richiesto un grande sforzo a tutte le scuderie. Le monoposto dal 2022 sono completamente diverse dal passato e pertanto in ciascuna fabbrica c’è stato tanto lavoro da dover fare.

Lewis Hamilton Mercedes
Lewis Hamilton (GettyImages)

I vertici della F1 hanno varato delle nuove regole per rendere la competizione più interessante, auspicando di vedere più lotte e di conseguenza maggiore spettacolo in pista. Le macchine saranno a “effetto suolo” e per i piloti non dovrebbero esserci problemi a seguire un rivale da vicino. In questi anni era più complicato, perché si perdeva efficienza aerodinamica e si verificata surriscaldamento. Dal 2022 sarà diverso e dovremmo vedere più battaglie in gara.

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Mercedes F1, Hywel Thomas spiega le sfide del reparto motori

Se a livello estetico le vetture avranno dei cambiamenti evidenti, anche lato motore ci sarà qualche novità. Innanzitutto lo sviluppo sarà congelato fino all’introduzione del nuovo regolamento sui propulsori a partire dal 2025. In secondo luogo, va considerato anche un altro cambiamento importante: l’introduzione dei carburanti E10 a partire da questo campionato.

Adesso la benzina sarà composta al 90% da combustibile fossile e al 10% da etanolo. Ciascun team lavora a stretto contatto con i rispettivi fornitori per avere il miglior carburante possibile e poter sfruttare al massimo i nuovi motori. Mercedes, ad esempio, collabora con il fidato partner Petronas.

Hywel Thomas, responsabile delle power unit della scuderia di Brackley, spiega che l’introduzione degli E10 rappresenta una sfida notevole: “Questo cambiamento è probabilmente il più importante dal 2014. Sviluppare tale tipologia di carburante è un’impresa notevole. Ci sono aree di cui siamo soddisfatti a livello di prestazioni e altre meno”.

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Thomas sottolinea che essere passati ai carburanti E10 è un aspetto che non va per niente sottovalutato in quello che è lo sviluppo della nuova monoposto. E aggiunge: “Cerchiamo di modificare il carburante dove possiamo e di cambiare il motore dove è possibile. L’obiettivo è massimizzare gli effetti degli aspetti positivi e minimizzare quelli negativi”.

Nell’era ibrida della Formula 1 la Mercedes è sempre stata all’avanguardia in tema di power unit, però le cose possono anche cambiare e la concorrenza non va sottovalutata: “La sfida è mettere insieme tutto – spiega Thomas – e assicurarsi di essere pronti per la prima gara”.

Cos’è l’effetto suolo? La rivoluzione della F1 guarda al passato

Ogni reparto della Mercedes, come delle altre scuderie, in questi mesi ha dato il massimo per il nuovo Mondiale di F1. Nel test in programma a Montmelò (Spagna) dal 23 al 25 febbraio ci faremo le prime idee.

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