Valentino Rossi, cambiamento definitivo: il segreto della sua rinascita

Valentino Rossi ha ricordato la sconfitta subita nel campionato MotoGP 2006, quando fu Hayden a trionfare.

Un rimpianto della carriera di Valentino Rossi è sicuramente quello di non essere arrivato a vincere dieci titoli. Si è fermato a nove, come Mike Hailwood e Carlo Ubbiali. Un bottino di massimo rispetto, però avrebbe voluto la doppia cifra.

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

Ha avuto la grande possibilità di aggiudicarsi il decimo mondiale nel 2015, quando fu Jorge Lorenzo a beffarlo all’ultima gara. Fu l’anno delle note polemiche con Marc Marquez, accusato dal Dottore di volerlo ostacolare nella corsa iridata. Ma non bisogna scordare un altro titolo perso dal pesarese all’ultima gara, quello del 2006. Anche quella sconfitta è un grande rimpianto per lui.

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MotoGP, Valentino Rossi ricorda la sconfitta contro Nicky Hayden

Nel 2006 Rossi arrivò all’ultima gara di Valencia da primo della classifica e partì anche dalla pole position. Poi la corsa fu strana, Valentino perse subito posizioni e finì anche per cadere. Anche se rimontò sulla sua Yamaha e arrivò al traguardo, non riuscì a evitare il trionfo di Nicky Hayden con la Honda. Fu una stagione con più episodi sfortunati per lui e la costanza del rivale americano fu premiata.

Il nove volte campione del mondo nello speciale “Tales of Valentino” racconta che il 2006 gli è servito da lezione: “Ho fatto un grande step, perché ho capito che se avessi voluto vincere di nuovo avrei dovuto cambiare le mie abitudini. Più allenamenti e più vita da atleta”.

Jeremy Burgess, storico capotecnico di Rossi, ha spiegato cosa ha fatto di diverso il pilota rispetto a prima: “Per la prima volta ha iniziato ad allenarsi in palestra. Non lo aveva mai fatto prima, né in 125 né in 250. Neppure in Honda ne aveva avuto bisogno”.

Pure Davide Brivio, team manager Yamaha ai tempi, pensa che quel KO deludente sia stato di aiuto a Valentino: “Perdere quel titolo lo ha aiutato a migliorare nelle stagioni successive. Forse aveva bisogno di tornare con i piedi per terra e dire “Ok posso anche perdere””.

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Rossi veniva da cinque anni di vittorie ed era sicuramente il miglior pilota della MotoGP. Sembrava quasi invincibile e invece ebbe la sua prima battuta d’arresto. A Valencia cadde e dunque fu un suo errore, però fece tre ritiri per problemi di gomme (Cina) e motore (Francia e Stati Uniti). Anche quel titolo poteva essere suo. Tuttavia, Hayden non ha rubato assolutamente nulla ed è stato legittimamente campione del mondo.

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