Tanti auguri a Fausto Gresini: avrebbe compiuto 61 anni

E’ stato uno dei più grandi manager italiani del motomondiale. Se il Covid non lo avesse portato via, oggi Gresini avrebbe festeggiato il compleanno.

Fra poco sarà un anno dalla sua scomparsa avvenuta dopo un calvario durato mesi a causa delle complicazioni per il Coronavirus, ma oggi vogliamo ricordare Fausto Gresini con il sorriso. Personaggio molto amato e stimato dal paddock del motomondiale, se fosse ancora qui con noi questo 23 gennaio avrebbe spento 61 candeline, già in fermento per la stagione in partenza ad inizio marzo.

Fausto Gresini (GettyImages)
Fausto Gresini (GettyImages)

Giusto pochi giorni fa la moglie Nadia, che ha ereditato dal marito l’onore e onore del ruolo di patron dell’omonima scuderia, ha presentato a Faenza la Ducati con cui Enea Bastianini Fabio Di Giannantonio disputeranno il campionato 2022 di MotoGP.

Bastianini-Di Giannantonio, coppia top: Gresini Racing punta in alto

L’impossibile che diventa reale per Fausto Gresini

Abbiamo portato avanti il suo sogno che era quello di entrare nella classe regina come indipendente“, le parole emozionate della dirigente ai microfoni di Sky. “Siamo stati la prima squadra a togliere i veli. Lui ne sarebbe molto felice perché amava essere il numero uno. Possiamo dire che abbiamo la prima pole del campionato“, ha aggiunto ricordando come dal tragico evento la famiglia naturale e quella lavorativa sia diventata un tutt’uno.

Due titoli vinti da pilota con la Garelli nel 1985 e nel 1987, l’imolese ha vissuto tutta la sua carriera ad alto livello in 125, nella categoria più piccola dove ha alternato luci ad ombre, al di là dei due sigilli conquistati. A differenza di altri colleghi, pur non avendo mai dominato, ha saputo entrare nel cuore dell’ambiente e dei tifosi, diventando in seguito uno dei dirigenti più apprezzati e stimati delle due ruote. Al top nel 2010 con Toni Elias in Moto2 e nel 2018 in Moto3 con Jorge Martin, il suo nome è e sarà sempre legato indissolubilmente a quello dei compianti Daijiro Kato, con cui trionfò in 250 nel 2001, e di Marco Simoncelli, diamante grezzo, promettente, ma ancora incapace di gestire il proprio talento.  Ed è proprio con loro due che ce lo vogliamo immaginare in questo giorno speciale. A celebrare chissà come tra le nuvole ricordando le rispettive imprese in sella e al muretto.

Impostazioni privacy