F1, Alfa Romeo cambia: via il nome e pure il Tricolore

Oltre alla rivoluzione tecnica il 2022 porterà una modifica importante per il team Alfa Romeo. I rapporti con Ferrari si stanno guastando?

Come si dice. A parlar male si fa danno, ma spesso ci si azzecca. E chissà che non ci abbiamo visto giusto riportando le ultime dichiarazioni del boss della ex Sauber Frederic Vasseur, in cui avevamo notato una certa freddezza nei confronti del Cavallino.

Alfa Romeo (GettyImages)
Alfa Romeo (GettyImages)

Non è da scartare l’ipotesi che l’ingerenza dei vertici Ferrari per quanto concerne la scelta dei piloti fosse diventata così importante da aver stancato la scuderia elvetica. Non va dimenticato, giusto per fare gli esempi più recenti, l’ingaggio dei vari Charles Leclerc, Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Piloti che magari, sarebbero stati scartati dal team.

Il 2022 porterà grandi cambiamenti

Come sappiamo, la line-up per la nuova stagione sarà formata da Valtteri Bottas, fuoriuscito dalla Mercedes, e dal debuttante, terzo classificato della F2 2021 Guanyu Zhou, portato in Svizzera grazie soprattutto ai fondi del governo cinese di cui dispone.

In poche parole. Dopo anni di “sudditanza” nei confronti di Maranello, per la prima volta, l’equipe rossocrociata ha potuto scegliere la formazione seguendo i propri interessi e le proprie esigenze.

E ora, una mossa ulteriore. Ovvero il ritocco al logo e alla denominazione, come reso a chiare lettere in un video apparso su Twitter.

Una nuova era, un nuovo nome“, il lancio altisonante che annuncia la sostituzione della parola “racing” con “team”. Ma c’è di più. Eliminati tutti i riferimenti alla bandiera italiana, mentre al contrario viene sottolineata la rilevanza della partnership con l’azienda petrolifera polacca Orlen che ha garantito altresì la permanenza di Robert Kubica nelle vesti di collaudatore e terzo driver.

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C’è grande attesa per la campagna che prenderà l’avvio il prossimo 20 marzo dal Bahrain. A fronte della rivoluzione tecnica e dell’introduzione delle monoposto ad effetto suolo con gomme da 18″, sulla carta capaci di garantire più spettacolo, sono diverse le scuderie che puntano al risultato o perlomeno a risalire la griglia.

Reduce da un 2021 che l’ha vista terminare penultima tra i costruttori con appena 13 punti l’Alfa Romeo spera di poter competere con più frequenza per la top 10, ma, come presumibile, non sarà facile.

Il tetto di spesa dovrebbe evitare squilibri tra grosse e piccole realtà, tuttavia è ardito pensare che i valori in campo saranno stravolti.

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