Raul Fernandez, marcia indietro sulle polemiche in Ktm Ajo

Raul Fernandez prova a ritrattare sulle dichiarazioni polemiche delle scorse settimane, certo che in Tech3 troverà l’ambiente ideale.

Raul Fernandez
Raul Fernandez (©Getty Images)

KTM Tech3 correrà la prossima stagione MotoGP con il campione e il vice della Moto2, Remy Gardner e Raul Fernandez, che hanno dato già prova di “scintille diplomatiche” ai box. Nelle settimane scorse hanno fatto rumore certe dichiarazioni del pilota spagnolo, secondo cui il team Ajo avrebbe messo degli ostacoli lungo la sua corsa al titolo iridato della middle class.

A distanza di tempo Raul Fernandez vuole precisare le sue dichiarazioni ai microfoni di Telemadrid: “Non è vero che la squadra non ha dato il massimo. Quello di cui avevo bisogno è che prima di sbagliare, di avere davanti, una persona mi dicesse: ‘Ehi, stai attento a quello che ti può succedere, stai attento con questo momento, in questa curva su questa pista…”. All’interno del box gli è mancato un punto di riferimento, un mentore che potesse consigliargli la retta via.

Raul riparte della classe regina

Archiviate le polemiche della Moto2 adesso il pilota iberico vuole solo concentrarsi sulla stagione di esordio in classe regina e vincere innanzitutto la sfida interna alla sua squadra. A Jerez ha tenuto il suo primo vero test con la KTM RC16, dopo una prima uscita a Misano. “La prima impressione è stata incredibile perché aveva potenza, in rettilineo non riuscivo a dare tutto il gas mentre correvo. Ma le sensazioni con le moto erano buone, avere Dani è un aiuto importante, una persona con la sua esperienza è importante. Anche i due giorni di test mi hanno aiutato a vedere su quali aspetti lavorare fuori dalla moto, perché la fisicità è sempre importante”.

Nella squadra guidata da Hervè Poncharal sembra aver trovato l’ambiente di cui aveva bisogno per poter esprimersi al massimo “È chiaro che oggi KTM è un marchio che sta supportando molto i suoi piloti, sono molto vicini, ne sono felice, perché alla fine capisci che anche loro vogliono vincere ed essere coinvolti. Questo è ciò che colpisce di più il pilota, quando vedi che il tuo ambiente, il brand si fa coinvolgere, ti dà più fiducia”.

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