F1 verso l’obbligo vaccinale: il primo provvedimento del 2022

A partire dal 2022 nessuno potrà accedere al paddock della F1 se non sarà vaccinato contro il Covid. Al via la discussione.

Vaccino anti-Covid (©Getty Images)

Non è ancora ufficiale, ma con ogni probabilità nel Circus dell’anno venturo ci sarà un’altra novità. Stiamo parlando dell’obbligo di vaccino contro il Coronavirus. Se fino a qualche mese fa la fase emergenziale sembrava essere terminata, la comparsa della variante Omicron ha fatto ripiombare il mondo in allarme. Per questo il Gotha della massima serie sarebbe giunto alla conclusione della necessità di un approccio meno indulgente.

Le sfide del futuro causa Covid

Dunque, se l’ingresso in alcuni Paesi finora è stato possibile grazie al solo test PCR, il peggioramento della situazione globale avrebbe portato la FIA ad un ripensamento delle sue attuali regole (già severe) sanitarie.

L’argomento è emerso in occasione del GP di Abu Dhabi, per chi non ne fosse a conoscenza, accessibile per protagonisti e addetti vari, stampa conpresa, solamente attraverso la compilazione di innumerovoli documenti, tra cui quelli relativi alle date di vaccinazione, e all’iscrizione a due applicazioni locali.

“Fino a poche settimane fa tutti noi pensavamo che la pandemia fosse sparita e che il 2022 avrebbe rappresentato il ritorno alla normalità”, ha dichiarato a Motorsport.com Bruno Famin, ai più noto come direttore sportivo di Peugeot e oggi invece responsabile delle operazioni federali e dei protocolli Sars-CoV-2. “Purtroppo con l’arrivo di questa nuova variante i casi stanno tornando a crescere ed i posti negli ospedali a riempirsi. In Europa ci sono centinaia di migliaia di contagi ogni giorno. Dobbiamo prestare la massima attenzione”.

Sebbene, forse per non inquietare gli animi, il transalpino si sia affrettato a dire che nulla è stato deciso, l’idea di fondo sarebbe proprio quella dell’imposizione del siero per rendere il paddock un luogo di lavoro più sicuro. Una scelta, questa, che potrebbe sollevare proteste e perplessità visto che più di qualcuno finora si è opposto all’incolulazione. Un esempio su tutti, il pilota dell’auto medica Alan Van der Merwe.

F1 (©Getty Images)

Chiara Rainis

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