Verstappen non ci sta: “Mi fanno fare la parte del cattivo, è vergognoso”

Dopo il secondo posto in gara a Jeddah, Verstappen ha commentato l’andamento della corsa ed è tornato sull’incidente con Hamilton

Max Verstappen (foto di Andrej Isakovic - Pool/Getty Images)
Max Verstappen (foto di Andrej Isakovic – Pool/Getty Images)

Una gara matta a Jeddah. E Max Verstappen ne è stato grande protagonista, insieme al rivale Lewis Hamilton. Un secondo posto che praticamente porta la sfida iridata in perfetta parità a un GP dalla fine.

Una sfida al limite

La gara dell’olandese è stata davvero pazza. Prima quella decisione di andare avanti nonostante la safety car, nonostante tutti si fermassero per il cambio gomme, poi il salvataggio della bandiera rossa. Poi la partenza sbagliata e infine quella d’antologia nel terzo restart. Infine una lotta corpo a corpo con Hamilton, con Verstappen che però ha fatto vedere una difesa sin troppo rischiosa, come non avesse nulla da perdere con un contatto, che sarebbe costato caro però a Hamilton.

“È stata una gara molto movimentata – ha dichiarato l’olandese a fine gara -. Sono successe un sacco di cose con le quali non sono totalmente d’accordo. Ma è andata come è andata. Ho provato a dare tutto in pista, ma non ero sicuro che le gomme potessero durare fino alla fine. Ho cercato di lottare fino alla fine, ma comunque sono arrivato secondo”.

Verstappen, quel contatto fa discutere

Di sicuro c’è che le decisioni della direzione gara hanno innervosito tutti e l’olandese, insieme ad Hamilton, hanno dato vita auna battaglia condizionata fortemente da questi episodi, che non hanno fatto che portare all’eccesso una tensione già alta, vista la posta in gioco.

Quel contatto nella fasi conclusive fa discutere, con chi dà ragione a Max per aver rallentato giustamente per ridare la posizione all’avversario e chi a Lewis, che non poteva fare altro visto il rallentamento improvviso del numero 33. Alla fine Verstappen ha detto la sua: “Ho rallentato, volevo farlo passare ed ero sulla destra lui non voleva superarmi lì e ci siamo toccati. Non ho proprio capito cosa sia successo. Il titolo sarà deciso ad Abu Dhabi, speriamo che sia un bel finale per noi”. Anche se poi, a caldo, dopo il traguardo ha detto. “Questa non è F1”, riferendosi proprio a quell’episodio.

E ai microfoni Sky ha rincarato la dose: “Se la Fia ha gestito bene la Gara? No. Non penso. Abbiamo opinioni diverse. Ma in fin dei conti non sono sorpreso. Ma non voglio neanche parlare troppo, perché non dipende da me. Io cercavo di frenare per farlo passare e a un certo punto lui mi è venuto addosso. Io ho guardato negli specchietti e cercavo di farlo passare, quindi non capisco davvero. C’è stata confusione, ma mi hanno detto di dare la posizione. Spostarmi? Io ero già fuori traiettoria, quindi non so. Se non l’ha fatto per la zona DRS poi a mio vantaggio? A me hanno detto di farlo passare, io l’ho fatto. Tensione eccessiva prima di Abu Dhabi? Forse o forse no. Da parte mia no. In Brasile sono stato penalizzato per una manovra di difesa, qui sono stato tamponato e non è successo nulla; sono io che faccio la parte del cattivo ed è vergognoso”.

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Max Verstappen a Jeddah (foto di Lars Baron/Getty Images)
Max Verstappen a Jeddah (foto di Lars Baron/Getty Images)
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