Suzuki, Joan Mir sconsolato: “Non c’era niente da fare”

Joan Mir chiude la stagione 2021 al terzo posto, ma non può ritenersi soddisfatto: nessuna vittoria e il futuro resta incerto.

Joan Mir (getty images)

Le Suzuki sembravano in gran forma per la gara di Valencia, ma dopo pochi giri Alex Rins è caduto nel tentativo di restare attaccato alle Ducati, Joan Mir nulla ha potuto se non preservare il 4° posto. Puntava ad una vittoria il maiorchino, ma l’ex campione deve archiviare il 2021 senza mai salire sul gradino più alto del podio. “Sono deluso, non ci aspettavamo questo risultato. In altre occasioni avrei detto di essere contento dei miglioramenti della Suzuki. Credo nel progetto, ma sono ovviamente deluso”.

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La delusione dell’ex campione

Lancia un campanello d’allarme Mir, le Ducati saranno difficili da battere nel 2022. “Sono più forti, la Ducati è una moto veloce con stili di guida diversi”. Ha guidato al limite, ma sul passo gara la GSX-RR poco o nulla poteva contro le Desmosedici GP. “L’unica cosa da fare in gara era cadere o finire quarto, è frustrante per me… Dobbiamo lavorare se vogliamo lottare l’anno prossimo anche perché le Ducati saranno sicuramente forti… Abbiamo lavorato bene in tutte le sessioni, ma in gara non c’era niente da fare”.

L’attenzione è già rivolta al test di Jerez prima della pausa invernale, i tecnici di Hamamatsu inizieranno a concentrarsi principalmente su elettronica e aerodinamica. Regna però molta amarezza nel box Suzuki: “Non abbiamo vinto ma abbiamo dato il 100%. In fondo sono molto deluso, ma dormirò bene perché ho fatto del mio meglio – ha aggiunto Joan Mir -. Abbiamo capito tante cose… Mi do un bel voto, merito un 9 perché ritengo che in questa stagione ho fatto di tutto per esserci e per ridurre al minimo i danni”.

Joan Mir a Valencia (getty images)
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