Gasly pungente dopo il quarto posto: “Le Ferrari? Non le ho sentite”

Quarto al traguardo del GP del Messico Gasly ha minimizzato la pressione esercitata alle sue spalle dalle due Ferrari.

Pierre Gasly (©Getty Images)

Un po’ alla sliding doors ci chiediamo cosa sarebbe successo se Tsunoda non si fosse trovato coinvolto nell’incidente al via con Schumacher e Ocon. Chissà, probabilmente, come il compagno di squadra avrebbe dato vita ad una gara consistente visto che in qualifica aveva terminato al nono posto, salvo poi essere retrocesso in fondo gruppo per la sostituzione della PU. Ovviamente non lo sapremo mai. Di certo all’Hermanos Rodriguez l’Alpha Tauri volava. Aiutata dal motore Honda che ben si adatta alle alture, la scuderia di Faenza si è dimostrata addirittura più competitiva di McLaren e Ferrari.

“È stato un weekend perfetto”, ha affermato Pierre Gasly, splendido quarto. “In qualifica siamo stati impeccabili ed in gara abbiamo completato l’opera con un piazzamento alle spalle delle Red Bull e di Hamilton. Questa per noi è come una piccola vittoria”.

La Rossa non è mai stata un pericolo

Sebbene le sue prestazioni gagliarde non gli abbiano finora giocato a favore, il transalpino non ha comunque nascosto una certa contentezza per i punti conquistati che hanno portato la compagnie di Faenza a pari merito con l’Alpine. Magari, a furia di portare a casa buoni risultati e far crescere la scuderia, il driver di Rouen potrebbe venire nuovamente promosso in Red Bull per provare a dire la sua con un po’ più di maturità ed esperienza rispetto al precedente avvenuto nel 2019.

Forse anche con questo dettaglio, che poi dettaglio non è, nella mente, il 25enne, on fire, si è autoelogiato. “In corsa avevo tutto sotto controllo ed ero convinto che avrei mantenuto la posizione. Le Rosse non sarebbero mai state in grado di attaccarmi”, ha detto gongolante. “Ero consapevole del mio passo e per questo, nonostante fossero appena dietro, non mi sono mai innervosito”.

Alpha Tauri (©Getty Images)

Chiara Rainis

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