La Fia assicura: “A Miami non si correrà in un parcheggio”

Il direttore di gara Masi smorza le polemiche sulla scelta della sede del GP di Miami garantendo che sarà una pista vera.

George Russell sul futuro circuito di Miami (©Miami GP Twitter)

Malgrado i tira e molla, gli scetticismi, i dubbi e le opposizioni dei locali, il Circus sbarcherà finalmente in Florida. A maggio del 2022, la carovana si sposterà a Miami su un tracciato costruito attorno allo stadio dei Dolphins. Una location, questa, che ha suscito polemiche e perplessità sulla serietà del progetto.

Il responsabile della FIA in visita

Nei giorni scorsi Michael Masi si è recato sul posto per verificare lo stato di avanzamento delle costruzioni, ma sopratutto per toccare con mano la natura di un layout da alcuni definito poco probante e non all’altezza della F1.

“Si tratta di un circuito vero e proprio”, ha garantito a Motorsport.com smentendo i timori diffusi. “E’ ben distante dall’essere una gara in un parcheggio, se consideriamo la mole di lavoro che si sta facendo e il territorio su cui si farà. La struttura sta crescendo molto, molto bene. Sarà qualcosa di unico”, ha asserito soddisfatto di quanto visto.

A colpire il dirigente australiano è stato altresì il modus operandi del promoter statunitense. “E’ fantastico come abbiano integrato gli impegni della stagione di NFL, con il cantiere. La settimana scorsa erano all’opera, poi hanno dovuto mettere tutto via per la partita, quindi, il giorno dopo hanno ripreso”. Insomma un fai a disfa laborioso che pur facendo sorgere ulteriori interrogativi, sembra aver conquistato la Federazione.

“La pista sta venendo molto bene”, ha confidato l’erede di Charlie Whiting glissando sul fatto che lo stesso sindaco della città Francis Suarez ha promesso che già nel 2023 la classe regina si sposterà verso una zona più centrale rendendo inutile quanto fatto per la prima edizione, inserita precipitosamente per assicurate all’America un terzo round iridato.

George Russell, Miami (© GP Miami Twitter)

 

 

 

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